Investire in modo redditizio una somma di 25000 euro non è facile in questa fase, dati i bassissimi rendimenti vigenti sui mercati finanziari. Data la cifra modesta, una delle prime opzioni che potrebbe venire in mente sarebbe il conto deposito, ovvero la possibilità di depositare la somma, vincolandola presso una banca per un periodo di tempo prestabilito, in cambio di un tasso offerto dall’istituto in funzione crescente del vincolo rispettato. Se questo viene infranto, ovvero se il cliente non rispetta l’impegno a non ritirare anche solo in parte i 25000 euro depositati sul conto, a seconda del tipo di contratto si potrebbe incorrere nella perdita totale del tasso offerto o nella retrocessione a un tasso di base. Quest’ultimo potrebbe essere applicato o alla sola somma ritirata in anticipo o a tutto il deposito. Pertanto, il conto deposito dovrebbe essere utilizzato solo se non si ritiene di avere bisogno di liquidità entro la scadenza del vincolo.
In ogni caso, il rendimento offerto è scarso, si parte da qualche decimale di punto percentuale per i vincoli di un mese all’1,5-2% al massimo per quelli fino a 36-48 mesi.
In alternativa, potrebbero esserci soluzioni di gran lunga preferibili, anche se il conto deposito rappresenta una delle opzioni più sicure insieme ai libretti di risparmio postali, anche questi dai rendimenti abbastanza contenuti negli ultimi anni, anche se a volte superiori a quelli offerti dalle banche.
Le obbligazioni, seppure teoricamente più rischiose, appaiono forse l’investimento più idoneo per una cifra di questa portata. I bond sono titoli di credito nei confronti di chi li emette, sia una società, una banca o uno stato.
Tali titoli offrono un rendimento pari alla cedola offerta su base annua e alla differenza tra il prezzo di rimborso alla scadenza e quello di acquisto, rapportato al numero degli anni. Se il titolo si compra alla pari, significa che lo pago esattamente quanto mi sarà pagato alla scadenza. In questo caso, il rendimento coincide con la cedola. Se compro il bond sopra la pari, significa che lo pago di più di quanto mi verrà rimborsato, per cui il rendimento effettivo sarà inferiore alla cedola.
Infine, se il titolo lo compro sotto la pari, lo sto pagando meno di quanto mi sarà rimborsato alla scadenza, quindi, il rendimento effettivo sarà superiore alla cedola. Il bond può essere acquistato direttamente al momento della sua emissione o sul mercato secondario, ovvero da altri investitori privati.
Immaginiamo che una società X emetta un’obbligazione a 5 anni con cedola 5% e al prezzo di 90. Poiché il prezzo di rimborso sarà al 100%, ciò significa che il mio rendimento sarà pari alla cedola più a (100 – 90) /5, vale a dire complessivamente al 7% annuo.
In genere, le società e le banche offrono rendimenti maggiori di quelli dei bond emessi dallo stato, in quanto le loro obbligazioni sono considerate più rischiose.
I rendimenti dei titoli di stato, però, in questi mesi sono così scarni, che bisognerebbe spostarsi in Italia sulla scadenza a 15 anni per spuntare una percentuale appena superiore all’1,5%, mentre un titolo a 5 anni, ad esempio, rende appena lo 0,5%. Per non parlare dei bond governativi tedeschi, che mostrano un rendimento sotto lo zero per scadenze fino a 8 anni.
Quelli dei bond privati sono superiori, ma spesso non ugualmente allettanti. Per questo, potrebbe essere maggiormente interessante spostarsi su forme di investimento più rischiose, ma potenzialmente più redditizie, come sulle azioni.
Esse sono titoli di capitale, nel senso che il suo detentore partecipa al rischio d’impresa della società emittente, limitatamente alla somma investita. Le azioni danno maggiori soddisfazioni quando vengono acquistate a prezzi bassi e rivendute a prezzi più alti. 25.000 euro possono essere una piccola cifra da spalmare su azioni di più società, cosa necessaria per minimizzare il rischio. Per questo, si consiglia di puntare eventualmente sui fondi azionari, che convogliano l’investimento su un insieme di titoli di società di tutto il mondo, oppure sugli Etf, che si distinguono per il loro obiettivo di limitarsi a replicare il rendimento di un indice, non di batterlo.
Tra gli altri suggerimenti resta l’oro. Si consiglia di puntarvi per un investimento di medio lungo termine, dato che le sue quotazioni in dollari rispecchiano nel breve le oscillazioni del cambio e le notizie legate al mondo economico, finanziario e agli eventi geo-politici del pianeta. Resta il fatto che tra il 2000 e il 2011, le sue quotazioni sono cresciute di 5 volte, anche se successivamente hanno ripiegato per il venire meno delle tensioni sui mercati finanziari. Al momento, date le quotazioni e il cambio euro dollaro, con 25000 euro potrebbero acquistarsi quasi 690 grammi di oro. Non bisogna pensare che per un tale investimento sia necessario entrare nel mondo della finanza, perché i lingotti si comprano anche da un orefice e possono depositarsi, se vogliamo stare sicuri, anche presso la cassaforte di una banca.