La carta di credito è uno strumento di pagamento alternativo al denaro contante, che materialmente si presenta come una tessera di plastica, dotata di un microchip sul retro, che permette al titolare di ritirare denaro da una postazione ATM e di pagare l’acquisto di un bene o servizio al POS convenzionato presso un rivenditore, digitando il codice PIN di 5 cifre. Questo dovrà essere memorizzato o quanto meno essere sempre alla portata, magari registrato su un pezzo di carta, tenuto custodito separatamente dalla carta di credito e avendo cura di non svelarlo ad alcuno. Esso, infatti, è l’unico codice che non compare sulla carta.
Questa è dotata di alcuni codici, che adesso andremo a chiarire. Quando si parla del numero della carta di credito, ci si riferisce al codice di 16 cifre, stampato sulla parte anteriore e spesso in rilievo. Esso serve per effettuare un pagamento online e viene richiesto insieme ai dati relativi all’intestatario.
Il codice CVC o Card Verification Code è composto, invece, di sole tre cifre. Esso si trova sul retro della carta di credito, al di sotto della banda magnetica scura, all’interno di una fascia più chiara. Il codice CVC viene richiesto sempre per le operazioni online, prima di autorizzare l’acquisto di un bene o servizio.
Il codice CVV sta per Card Verification Value e si trova stampato nella gran parte dei casi sul retro della carta di credito e risulta composto da quattro cifre. Tuttavia, a seconda del circuito di appartenenza della carta, esso potrebbe risultare stampare sul fronte. Anche questo codice risulta importante per le operazioni online, perché diversi siti lo richiedono in alternativa al CVC.
Come abbiamo potuto avere modo di notare, gli acquisti sul web non richiedono sempre di fornire lo stesso codice, per cui bisognerà verificare di volta in volta i dati richiesti. In generale, però, questi sono quelli che si dovranno certamente tenere a portata di mano, il numero della carta di credito, la data di scadenza della carta, mese e anno, indicati nella forma XX/YY. Se, per esempio, la scadenza è nel mese di marzo del 2020, si troverà scritto sulla carta 05/20, il nome dell’intestatario, il codice di sicurezza CVC, o, alternativamente, il codice CVV, e alcuni siti di recente iniziano a chiedere anche il codice di sicurezza che il titolare imposta personalmente sulla carta, in modo da accertarsi senza dubbio che chi effettua l’operazione di acquisto sia il legittimo titolare della carta.