In questa guida spieghiamo in cosa consiste il codice titolare carta di credito e dove si trova.
Gli acquisti online possono essere effettuati con carte di pagamento, come il bancomat o la carta di credito. Le truffe sono frequenti, anche se per evitarle servirebbe solo la conoscenza di quegli elementi minimi di sicurezza, che, se seguiti alla lettera, escludono a priori che si possa incappare in problemi di questo tipo.
In ogni caso, quando fai un acquisto online, ti vengono richiesti di solito due codici, quello della carta di credito e l’altro di sicurezza. Il primo è il codice identificativo della carta e si trova sulla parte anteriore di essa, accanto alla data di scadenza. Il codice di sicurezza, invece, è composto da tre cifre e si trova sul retro della carta. Una volta indicati questi due codici, nella maggioranza dei casi potrete effettuare l’acquisto senza problemi. Non sempre, però, è così, perché in alcuni casi, al fine di elevare al massimo la sicurezza nella transazione da eseguire, certi siti richiedono anche il codice titolare della carta.
Non sono in pochi ad essere colti da un attimo di smarrimento, perché quando parliamo di codici, quasi sempre la nostra mente va a quello identificativo della carta, di cui abbiamo appena scritto, a quello di sicurezza e, al massimo, al PIN. Ma questo, essendo personale, non va comunicato mai a terzi e per nessuna ragione. Nemmeno la stessa banca, in caso di assistenza, è tenuta a chiedercelo, e se dimentichiamo quale sia e magari dopo più di tre tentativi consecutivi notiamo che la carta sia stata bloccata, chiamando l’istituto che l’ha rilasciata, ci sentiamo dire che dovremo recarci in banca o ci vengono richieste informazioni personali, il tutto perché il servizio assistenza non può aiutarci in fornendoci il codice PIN corretto. Esso, infatti, è personale e viene spedito separatamente dalla carta stessa al nostro domicilio e a busta chiusa, in modo che nessuno, funzionari compresi, sia mai in grado di capire quale sia il codice PIN di una determinata carta.
Vediamo allora a cosa si fa riferimento quando ci viene richiesto il codice titolare della carta di credito, escludendo che si tratti di quello identificativo appena inserito, così come quello di sicurezza composto da tre cifre. Si tratta di un codice, che la banca ci invia di solito con lettera allegata alla carta di credito, un documento cartaceo, in cui compare questo numero, anche se in molti casi viene consentito al cliente stesso di formare il codice titolare a proprio piacimento.
Il consiglio che vi forniamo è di conservare sempre la documentazione relativa all’ottenimento di una carta di pagamento. Lo sappiamo, si tratta il più delle volte di un insieme di fogli quasi del tutto incomprensibili e di cui ci interessa solo una minima parte. Eppure, in casi come quello che vi abbiamo esposto potremmo entrare in difficoltà, non disponendo di tutte le informazioni richieste per effettuare un acquisto online. Pertanto, fate una cosa. Oltre a conservare tutta la documentazione relativa al contratto, annotate a penna o matita in un foglio a vista di questo tutti i codici che potrebbero risultare utili. Il codice utente per accedere alle operazioni di home banking, il codice PIN, il codice titolare della carta, il codice di sicurezza e il codice titolare della carta. Una volta che tutti questi codici siano presenti, possiamo stare tranquilli che non avremo più problemi per qualsiasi operazione online.
Chiaramente, nel caso di aggiornamento del codice PIN per ragioni di sicurezza, è bene conservare anche il nuovo, così come se la banca ci consente di origine vita a un codice titolare della carta di credito, dobbiamo approfittarne per comporne uno che racchiuda due elementi fondamentali, che sia almeno di medio alto grado di sicurezza e che risulti relativamente facile da ricordare. Bisogna escludere, quindi, l’utilizzo di informazioni note al pubblico per la composizione del codice titolare, ma allo stesso tempo dobbiamo avere presente che debba trattarsi di un codice relativamente facile da ricordare, sebbene possiamo sempre annotarlo da qualche parte, per cui anche se non lo ricordassimo lo avremmo sempre a disposizione.