Bancomat e carte di credito sono strumenti di pagamento molto diffusi anche in Italia, negli ultimi anni, anche se vi è una grande differenza tra di loro. Entrambi presuppongono un conto corrente come appoggio, ma con finalità parzialmente diverse.
Il bancomat o carta di debito è una tessera con banda magnetica, che il titolare può utilizzare per prelevare denaro contante presso una postazione ATM dello stesso gruppo bancario di quello emittente o presso un gruppo bancario differente; in quest’ultimo caso, all’atto del prelievo è generalmente prevista una commissione, anche se di un euro o poco più. Per il prelievo è necessario digitare il codice PIN di cinque cifre.
Il bancomat può essere utilizzato dal titolare anche per pagare un acquisto, digitando l’apposito PIN al POS, una macchinetta messa a disposizione da un esercizio commerciale o uno studio professionale e che ci rilascerà uno scontrino, a conferma dell’avvenuta transazione.
La carta è utilizzabile fino a esaurimento credito sul conto corrente. A ogni prelievo di denaro contante o a ogni pagamento al POS, la somma viene immediatamente scalata dal conto corrente di appoggio, per cui, una volta che la giacenza su questi risulterà azzerata, il bancomat non può più essere utilizzato per prelevare denaro o per pagare direttamente.
La popolarità di questo strumento di pagamento è dovuta sia ai bassissimi costi di detenzione, sia alla comodità di pagare senza la necessità di portarsi dietro il contante. In genere, le commissioni sono molto contenute a ogni prelievo o pagamento o, addirittura, nulle, prevedendosi semmai un canone annuo di pochi euro.
Al contrario, la carta di credito presenta si le stesse modalità di funzionamento di una carta bancomat, in quanto può essere utilizzata per prelevare denaro contante presso un ATM o per pagare al POS, ma con una rilevante differenza: la somma non viene scalata immediatamente dal credito residuo sul conto corrente, ma entro il quindicesimo giorno successivo al mese in cui abbiamo effettuato la transazione. Quindi, se ho pagato un conto al ristorante il 20 luglio, questi sarà addebitato sul conto corrente entro il 15 di agosto.
In sostanza, è come se la banca emittente ci fornisse un credito di breve periodo, sul quale, ovviamente, vanno pagati gli interessi. Per questo, il possesso della carta di credito è più costoso di un bancomat e viene erogata volontariamente dalla banca ai clienti più affidati, oppure rilasciata dietro richiesta, ma con la garanzia di una busta paga, in quanto è come se fosse fatta domanda di un prestito personale.