Poste Italiane emette periodicamente obbligazioni, al pari di una qualsiasi società o di una banca. Si tratta di titoli di credito, che assegnano al detentore il diritto di maturare una cedola periodica e di essere rimborsato dell’investimento effettuato alla scadenza. Poste Italiane non colloca direttamente le obbligazioni, ma lo fa tramite le banche. Nel 2014, ad esempio, si è avvalsa delle filiali di Banca IMI per collocare i suoi bond.
Questi possono essere di due tipi, quelli strutturati, garantiscono un rendimento indicizzato a un valore sottostante, generalmente variabile, a seconda delle condizioni dei mercati finanziari, quelli Plain Vanilla prevedono, invece, un rendimento fisso o variabile, ma in genere esso è periodico e vi è un tasso minimo garantito.
Le obbligazioni emesse da Poste Italiane sono garantite dalla Cassa depositi e prestiti, che a sua volta è controllata dallo stato italiano. Ciò significa che si tratta di bond sicuri, alla stregua dei titoli di stato, come dimostra il rendimento abbastanza contenuto che essi offrono all’obbligazionista, oltre che il fatto che i titoli emessi direttamente dalla Cdp sono acquistati da qualche settimana dalla BCE , all’interno del piano definito di quantitative easing, come se fossero titoli di stato italiani, appunto.
Tra questi, troviamo i Buoni Fruttiferi Postali, che sono storicamente molto diffusi tra le famiglie italiane, tanto da avere costruito i risparmi delle generazioni fino a pochi anni fa, sebbene negli ultimi tempi siano stati riscoperti. I BFP 3×4 riconoscono ogni 3 anni gli interessi maturati fino ad allora, garantendo al risparmiatore la possibilità di ridefinire a ciascuna scadenza l’orizzonte temporale dell’investimento. La durata massima è di 12 anni e il rendimento è pari allo 0,50% per i primi 3 anni, all’1,50% dal quarto al sesto anno, all’1,75% dal settimo al nono anno e al 3,26% dal decimo al dodicesimo anno. Per quanto possano apparire bassi, si tratta pur sempre di rendimenti nettamente superiori agli omologhi BTp.
I BFP 3×4 RisparmiNuovi hanno anch’essi una durata massima di 12 anni e offrono un rendimento dell’1% per i primi 3 anni, dell’1,50% dal quarto al sesto anno, del 2% dal settimo al nono anno e del 3,51% da decimo al dodicesimo anno.
I BFP 3×4 Fedeltà premiano l’obbligazionista che alla scadenza porta al rimborso i buoni fruttiferi postali scaduti, offrendo un tasso nominale lordo dell’1% per i primi 3 anni, dell’1,50% dal quarto al sesto anno, del 2% dal settimo al nono anno e del 3,515% dal decimo al dodicesimo anno.
Particolari sono i BFP Dedicato ai Minori, che possono essere intestati a coloro che abbiano la minore età e fino ai 16 anni. Si pensi ai figli o ai nipoti, in occasione di ricorrenze o altro. Ebbene, essi scadono con il raggiungimento del diciottesimo anno di età dell’intestatario, mentre ogni serie fissa il rendimento offerto fino alla scadenza al momento della sottoscrizione.
BFP Europa è una forma di investimento strutturato, che come accennavamo sopra, lega il rendimento alla performance di un’attività sottostante. In questo caso, consente al piccolo risparmiatore di beneficiare dei movimenti sui mercati finanziari europei. Infatti, questi buoni offrono un rendimento minimo garantito dello 0,40% all’anno, ma staccano un tasso nominale lordo del 2% al primo anno, se l’indice Euro Stoxx 50 guadagna almeno il 7%. Dal secondo al quarto anno, il buono riconosce un rendimento del 2,05%, 2,10% e 2,15% rispettivamente, se la variazione annua dell’indice risulta almeno pari al 10%.
I BFP Diciottomesi hanno una durata breve, come suggerisce lo stesso nome. Offrono un rendimento lordo dello 0,42% alla scadenza, ma possono essere rimborsati anticipatamente, purché dopo sei mesi dalla data di sottoscrizione, staccando all’obbligazionista gli interessi fino ad allora maturati, oltre all’intero capitale.
Il BFP Ordinario offrono interessi crescenti da un minimo dello 0,25% per il primo anno fino a un massimo del 3,25% per il 19-esimo e il 20-esimo anno; la progressione è dello 0,25% per ogni scatto, che può essere di 1 o 2 anni. Ventennale è, infatti, la durata massima dell’investimento.
I BFP a 3 anni stacca lo 0,25% per il primo e il secondo anno, ma alla scadenza dei 3 anni eroga un premio dell’1,25% del capitale investito.
I BFP a 3 anni Extra possono essere sottoscritti solamente dai clienti di Poste Italiane che abbiano aderito al piano Risparmiodisicuro Extra. Per i primi due anni riconoscono un tasso lordo dello 0,25% annuo, ma alla scadenza assegnano un premio pari all’1% lordo sul capitale investito. Tuttavia, se vengono soddisfatte le condizioni allegate al piano di risparmio, l’obbligazionista avrà diritto a un premio lordo aggiuntivo dell’1% annuo per i primi 3 anni.
Tra le obbligazioni offerte da Poste Italiane vi sono quelle a tasso misto Cap&Floor Banco Posta e quelle a tasso fisso Sprint Banco Posta. Entrambe sono state emesse nel 2013 e scadono nel 2019. Sono quotate sul Mot. Le prime offrono per i primi 2 anni un tasso fisso lordo del 4,60%, ma successivamente si ha un tasso minimo del 2,45% lordo annuo, mentre il rendimento complessivo è indicizzato all’Euribor a 6 mesi + il 2% di spread.
Le seconde, invece, offrono una cedola del 4,50% lordo all’anno per gli anni 2014 e 2019, mentre per gli altri 4 anni la cedola lorda è pari al 3,20%.
In data 15 luglio del 2015, ecco le quotazioni delle obbligazioni di Poste Italiane emesse nel 2013, Tasso Misto Cap&Floor Banco Posta – 102,69, TassoFisso Sprint Banco Posta – 105,83, Tasso Fisso Sprint Banco Posta Serie 2 – 105,81, TassoFisso Sprint Banco Posta Serie 3 – 102,40, TassoFisso One Step BancoPosta 102,89, TassoFisso One Step BancoPosta 100,70.
Investire in obbligazioni postali è quindi una possibilità interessante.