In una società avanzata sotto il profilo finanziario, si potrebbe pensare che il ruolo delle poste sugli investimenti sia marginale. Al contrario, essi convogliano 300 miliardi di risparmi delle famiglie italiane, pari al 18% del pil.
Il successo di Poste Italiane nella raccolta del risparmio è dettato da due fattori principali: l’avversione al rischio tipica degli italiani, che non amano tuffarsi in investimenti allettanti, ma anche spesso poco avveduti, così come la capacità di offrire prodotti nuovi e competitivi.
Nel gennaio 2013 è stato lanciato, ad esempio, il Libretto Smart. Prima di discuterne le caratteristiche, bisogna ricordare che la tradizione dei libretti postali è fortemente radicata nel nostro paese. I primi furono emessi nel 1876 in favore di contadini e operai e avevano lo scopo di gestire il risparmio delle fasce più deboli della popolazione, quasi a demarcarne la diversità rispetto alle forme più evolute di investimento. Invece, il successo lambì pian piano tutte le classi sociali e si tratta, infatti, tipicamente di quei prodotti sottoscritti dai nonni o dai genitori per i nipoti e i figli, che hanno assicurato a varie generazioni di italiani di investire con sicurezza i propri risparmi e di costruirsi un futuro. Il nuovo Libretto Smart garantisce un rendimento lordo dell’1,75% fino al 31 dicembre del 2014, cioè superiore a quello del Libretto Nominativo Ordinario, a patto che siano rispettate determinate condizioni. Una di queste consiste nel mantenere alla fine dell’anno un saldo non inferiore al 90% di quello iniziale. In sostanza, il risparmiatore s’impegna a non ritirare nel breve una percentuale elevata delle somme depositate.
In più, mette a disposizione del cliente la Carta Libretto Postale gratuitamente, ossia una carta dotata di microchip, che consente al titolare di prelevare denaro dai 7 mila Postamat di tutta Italia e di effettuare versamenti. La sua durata è di 5 anni e si rinnova automaticamente alla scadenza.
I Buoni fruttiferi postali sono titoli emessi dalla Cassa depositi e prestiti e garantiti dallo stato, collocati sul mercato da Poste Italiane. Si tratta di strumenti finanziari sicuri, che garantiscono la restituzione del capitale in ogni momento, come se si trattassero di titoli di stato. Un aspetto interessante è che come questi ultimi, i rendimenti offerti sono tassati all’aliquota agevolata del 12,5% e non del 26% prevista per le altre rendite finanziarie. In più, sono esclusi anche dalla cosiddetta “mini-patrimoniale” dello 0,2% anche i portafogli investiti in Bfp fino a 5 mila euro.
Tra il 2013 e il 2014, la Cdp ha emesso 12 buoni, che si possono suddividere in 3 categorie: buoni a 18 mesi, quelli riservati all’impresa e i Bfp Renditalia. Questi ultimi offrono un rendimento pari a quello dei BoT a sei mesi, più un extra dello 0,15%. In generale, però, questi titoli offrono rendimenti abbastanza scarni, mediamente dello 0,6% lordo annuo.
Chi volesse ottenere rendimenti più elevati, potrebbe acquistare altri buoni fruttiferi, che prevedono, però, scadenze più lunghe. I Bfp Ordinari offrono un rendimento crescente nel tempo, pari a solamente lo 0,25% per il primo anno, ma che sale fino al 4,75% dal diciottesimo anno in poi.
I Bfp 3×4 garantiscono un rendimento dell’1,25% lordo per il primo anno, ma salendo al 4,26% dal decimo anno in poi. Ovviamente, non è detto che bisogna attendere tutti questi anni. Il capitale può essere rimborsato in qualsiasi momento e al 100%, mentre il rendimento maturato alla data di smobilizzo del titolo prevede un’attesa di almeno un anno per il caso dei Bfp Ordinari e di 36 mesi almeno per i Bfp 3×4.
Infine, esistono anche i Buoni fruttiferi postali indicizzati all’inflazione, che tutelano dall’aumento dei prezzi, un male storicamente abbastanza presente in Italia, anche se ultimamente la crisi economica ha affievolito l’inflazione. Questi prodotti offrono un rendimento minimo lordo garantito dello 0,75%, che si aggiunge al tasso d’inflazione registrato dall’Istat per il nostro paese.
Tra gli altri buoni, troviamo i BFPDiociottesimi, sottoscrivibili in favore di un minore di età fino a 16 anni e con scadenza al compimento del diciottesimo anno di età. Il rendimento è fisso e pari allo 0,25% alla fine del primo semestre, salendo allo 0,58% alla fine del terzo.
I BFP Europa hanno durata massima di 4 anni e il loro rendimento è legato all’andamento dell’indice azionario Euro Stoxx 50.
I BFP7Insieme erogano ogni anno parte del capitale sottoscritto e alla scadenza viene saldato il capitale rimanente, comprensivo degli interessi maturati.
Non è molto noto che Poste Italiane è attiva anche nel ramo assicurativo. Tra i prodotti offerti e di grande interesse c’è PostaFuturo Multi Utile, che assicura un capitale per sé o i propri cari. La polizza prevede un rendimento minimo dell’1,50% e la rivalutazione del capitale alla scadenza, generalmente in titoli di stato e obbligazioni. Il capitale potrà essere versato in un’unica soluzione o tramite un piano di versamenti flessibili.
Rispetto a prodotti con caratteristiche simili, PostaFuturo Multi Utile presenta costi inferiori e assicura l’erogazione di un capitale doppio al titolare della polizza o alla sua famiglia, nel caso di infortunio che provochi il decesso o l’invalidità permanente e totale dell’assicurato fino all’80esimo anno di età. Il capitale viene triplicato, nel caso in cui il decesso avvenga per incidente stradale.