In questa guida spieghiamo cosa sono la visura camerale e la visura catastale.
L’esistenza degli immobili e delle imprese deve essere nota allo Stato, che per questo motivo richiede che i loro dati siano trascritti in appositi registri, ovvero rispettivamente quelli depositato presso il Catasto edilizio e il Registro delle Imprese. I documenti che attestano l’esistenza di un immobile e che ne contengono i dati si chiamano visure catastali, mentre quelli che attestano l’esistenza di un’impresa e che ne contengono i dati si chiamano visure camerali.
Vediamo quindi quale risulta essere la differenza tra visura catastale e visura camerale. La prima è un documento rilasciato dall’Agenzia del Territorio, che contiene tutti i dati relativi agli immobili, ai terreni e ai fabbricati presenti sul territorio italiano. La seconda è, invece, un documento rilasciato dal Registro delle Imprese e che contiene tutta una serie di informazioni relative a queste ultime.
La visura catastale può essere richiesta presso tutti gli sportelli degli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio, così come presso gli uffici del catasto decentrati, ma anche allo Sportello Amico, attivo presso gli uffici postali e grazie al servizio online Certitel Catasto.
Più nello specifico, il catasto è un ufficio, dove si trovano gli archivi, che a loro volta contengono tutti i documenti riguardanti un terreno, un immobile, oltre che i loro dati, i luoghi in cui sono siti, le rendite e i nomi dei proprietari. Lo stato utilizza questi dati anche per stabilire, ad esempio, le tasse che vanno pagate dal proprietario di un bene immobile. Negli ultimi tempi, infatti, si parla molto della riforma del catasto, che mira a rendere maggiormente attinenti alla realtà i dati relativi agli immobili, dato che le rendite ancora oggi risalgono ai valori del 1989 e la classificazione dei fabbricati risale spesso anche al periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, con il paradosso che alcune abitazioni, site in zone centrali di una città, un tempo classificate di basso valore, oggi posseggono un valore di mercato molto elevato, ma pagano in qualche caso imposte minori di un appartamento periferico di costruzione più recente.
Consultando i dati catastali, grazie alle visure, si possono conoscere i dati reddituali di un immobile, quelli identificativi del proprietario e si possono anche consultare la mappa e qualsiasi atto di aggiornamento catastale.
Sono diverse le tipologie di ricerca. Si possono effettuare visure catastali attraverso la ricerca per soggetto, per immobile, per le visure ipotecarie, per mappe catastali su terreni. I dati possono riguardare i terreni, le unità immobiliari o i fabbricati, la loro situazione attuale e lo storico.
Sul sito dell’Agenzie delle Entrate si possono conoscere i dati relativi alla rendita di un immobile, così come si possono richiedere informazioni attinenti al Catasto dei fabbricati, al contempo potendo consultare i dati sul reddito agrario e dominicale. Per ottenere tali informazioni è sufficiente collegarsi al sito, inserire il proprio codice fiscale, indicare la provincia di ubicazione dell’immobile e gli estremi che lo identificano al livello catastale. L’indirizzo per effettuare la visura catastale online è www.agenziaentrate.gov.it.
Sempre sul sito è possibile visionare i costi per la consultazione delle visure catastali, mentre esistono anche servizi online di consultazione del catasto, che con tariffe modiche, mediamente sui 10 euro, permettono di ottenere una visura catastale.
Il cittadino può anche rivolgersi al Caf per avere una visura catastale. Esso è collegato online al sito dell’Agenzia delle Entrate e delegato dall’interessato potrà accedere ai dati. Il servizio è svolto gratuitamente, qualora risultasse necessario per una qualsiasi dichiarazione ai fini fiscali, effettuata tramite lo stesso Caf. Altrimenti prevede il sostenimento di un costo, sulla base delle tariffe pratiche dal Centro di assistenza fiscale.
Se si utilizza il servizio Certitel Catasto Web, il costo della visura catastale è di 11 euro, a cui si aggiungono altri 17,40 euro nei casi di invio con la posta raccomandata. Se il richiedente si avvale, invece, del servizio mail, il costo sarà di 5 euro.
Per visualizzare una visura camerale, ci si può avvalere del servizio informatico Telemaco o dell’aiuto della società informatica delle Camere di Commercio.
Esistono varie tipologie di visure catastali. Quella ordinaria contiene i dati sull’impresa e le informazioni di natura economica e amministrativa, come la data di costruzione, i dati anagrafici, l’attività svolta, il codice fiscale, le cariche amministrative, la natura giuridica, le unità locali e gli organi sociali.
La visura catastale storica contiene, invece, le informazioni relative alle origini dell’impresa, alla sua storia, struttura, caratteristiche. In sostanza, essa serve per ottenere le informazioni sui cambiamenti avvenuti nel tempo.
Simile alla visura camerale è la scheda camerale, che si distingue per il fatto che i dati sono suddivisi in sezioni e in essa compaiono anche i risultati degli ultimi tre esercizi.
La visura camerale si può richiedere fornendo il nome dell’azienda, il suo numero di partita IVA e il numero di iscrizione alla Camera di Commercio. Ci si può recare direttamente presso l’ufficio territorialmente competente di quest’ultima, pagando solo cinque euro, oppure si accede al sito www.registroimprese.it e si ottengono le informazioni desiderate al costo di 15 o 20 euro.