La dicitura Rimessa diretta è quella che si trova in fattura per i pagamenti, che avvengono senza intermediari, da parte del debitore, senza ulteriore avviso, nelle mani del fornitore. In sostanza, a differenza di quello che spesso si tende a credere, la rimessa diretta non significa che il pagamento della fattura debba essere immediato, in quanto esso potrebbe anche avvenire a 30, 60 o 90 giorni. L’importante è che non vi sia il tramite di un intermediario, come nella generalità dei casi è la banca.
In altri termini, non sono necessari altri avvisi di pagamento. L’onere del rispetto della scadenza ricade interamente in capo al debitore, mentre il fornitore non ha alcun obbligo di comunicazione.
Si tratta di un linguaggio che spesso, però, viene utilizzato in maniera erronea dagli stessi addetti ai lavori, che credono che tale dicitura implichi un obbligo di pagamento immediato.
Da queste incomprensioni nascono a volte dissidi tra clienti e fornitori, perché questi ultimi, ricevendo una fattura con la scritta rimessa diretta, ritengono di dovere essere saldati subito, sostenendo, quindi, che il cliente sia in ritardo.
Se, invece, il cliente intende pagare immediatamente il fornitore, sulla fattura riporterà la dicitura pagamento vista fattura o pagamento a consegna fattura. In questo caso, la fattura va saldata alla sua consegna, ovvero generalmente alla spedizione o consegna della merce.
La fattura è un documento commerciale che ha lo scopo di informare che il contratto di acquisto è stato eseguito, richiamando in esso le quantità e le qualità della merce venduta e dei servizi forniti. Precisa meglio il prezzo, indicando eventuali sconti applicati. Sia da un punto di vista civilistico che fiscale, essa funge da prova della transazione per i casi di controversie tra le parti. In particolare, l’importo indicato in fattura indica il volume d’affari, che a sua volta determina la base imponibile per il calcolo dell’IVA sul fatturato complessivo e delle altre imposte.
Quanto ai vari tipi di pagamento, con la rimessa diretta si ha un versamento della somma dovuta in contanti, mentre alternative consistono nell’emissione di titoli di credito, come l’assegno, così come l’utilizzo del bonifico bancario, quest’ultimo sempre più utilizzato con frequenza, specie nella modalità online, che consente di trasferire somme da un conto corrente anche a zero spese.
Dunque, di una cosa possiamo essere sicuri: se ci spediscono una ricevuta bancaria, non siamo di fronte a una rimessa diretta, perché significa che al pagamento ci sta pensando un intermediario, ovvero l’istituto.