In questa guida spieghiamo quali sono i limiti di prelievo del bancomat.
Il bancomat è una carta di debito, che consente al cliente di fare acquisti senza l’uso del contante, pagando ai POS, ma anche di prelevare denaro contante all’occorrenza, inserendo la carta di plastica dotata di microchip in uno degli ATM del proprio gruppo bancario ed eventualmente degli altri gruppi convenzionati. La tendenza in tutto il mondo, specie quello avanzato, è quellaa di spingere per l’utilizzo di carte di credito e debito per i pagamenti, ovvero della moneta elettronica. Senza il contante sarebbe molto difficile, se non impossibile, evadere le tasse, visto che ogni transazione viene tracciata e potrebbe dovere essere giustificata agli agenti del fisco. Andando verso questa filosofia, la legge 193/2016 ha posto limiti chiari a imprese, artigiani e commercianti, ma non anche ai professionisti, al di sopra dei quali scattano i controlli dell’Agenzia delle Entrate. Vediamo di capirci meglio.
La legge ha fissato in 1.000 euro giornalieri e in 5.000 euro mensili la soglia massima di denaro prelevabile dalle citate categorie di contribuenti con la carta bancomat. Al superamento di una delle due soglie, al contribuente potrebbe venire chiesto di dimostrare come abbia utilizzato la somma ritirata agli ATM, sollecitando la relativa documentazione. Qualora il contribuente non fosse in grado di dimostrarne l’utilizzo, scatterebbe la presunzione di evasione, nel senso che il fisco valuterebbe l’importo spesso in eccedenza come reddito sfuggito al pagamento delle imposte e vi applicherebbe le aliquote, come se fosse a tutti gli effetti un reddito tassabile per l’appunto. Facciamo un esempio semplice.
Sono un commerciante e in un dato giorno ritiro con la mia carta bancomat 1.700 euro. Visto che ho superato la soglia massima dei 1.000 euro, dovrò dimostrare al fisco come ho speso i 700 euro eccedenti. Immaginiamo che il denaro lo abbia usato per acquistare una lavatrice e una lavastoviglie per casa. A quel punto, saggezza vorrebbe che io abbia conservato le relative ricevute dei due acquisti, altrimenti non avrò alcuna prova tracciabile da esibire all’Agenzia delle Entrate e la mia parola non varrà da sola nulla. Dunque, se le ricevute le ho e le faccio vedere ai funzionari dell’ente, non ci sono problema. Se, invece, le ho perse o ho raccontato una bugia, magari ho speso quei soldi per pagare un dipendente in nero, ci saranno problemi, perché l’Agenzia delle Entrate a quel punto chiederà che i 700 euro eccedenti il limite vengano tassati come reddito.
Il consiglio, chiaramente, è quello di non superare possibilmente mai i limiti. Se è impossibile in uno o più casi attenervisi, abbiate almeno l’accortezza di effettuare acquisti tracciabili e che giustifichino il prelievo di somme oltre ai limiti. Oggi come oggi, poi, sappiamo tutti che una qualsiasi spesa può essere effettuata pagando non in contanti, ma tramite l’uso di una carta di credito. Pertanto, il fisco è naturale che si insospettisca se certe somme elevate vengono prelevate dall’ATM in un giorno o nel corso del mese, non essendovi, in teoria, motivo alcuno per farlo.
Vediamo, invece, se esistono limiti ai prelievi con bancomat per un cittadino ordinario. La risposta è positiva, ma non si tratta di limiti legali, parliamo di limitazioni praticate dagli istituti e che sono segnalate in fase di stipulazione del contratto, ovvero di rilascio della carta con l’accensione di un conto corrente o in un momento successivo, su richiesta. In genere, il limite quotidiano è di 250 o 500 euro e quello mensile di 2.000 o 5.000 euro, con differenze da istituto a istituto. Questo significa che se in un giorno prelievo con il bancomat il massimo consentitomi dalla banca, per ipotesi 250,00 euro, entro quel giorno non potrò più prelevare un solo centesimo, dovendo attendere almeno che sia trascorra la mezzanotte, quando ufficialmente si entrerà in un altro giorno. Se ho bisogno di 300,00 euro per le ore 08.00 di mattina di giorno 5 maggio e il limite prelevabile è di 250,00 euro, posso prelevarne 250,00 euro prima della mezzanotte e i restanti 50,00 poco dopo la mezzanotte o nelle ore seguenti. Se supero il limite mensile, invece, dovrò attendere che si passi al mese successivo per potere continuare a prelevare denaro con il bancomat.
Attenzione a distinguere, infine, tra limiti ai prelievi giornalieri e limiti per operazione. Per esempio, una banca potrebbe imporre un limite prelevabile di 1.000,00 euro al giorno e uno di 250,00 per operazione. Questo significa che possono prelevare fino a 1.000 euro in un solo giorno, ma a 250,00 euro per volta. Dunque, se avessi bisogno di 700 euro, dovrei effettuare 2 prelievi da 250,00 euro ciascuno e un terzo da 200,00 euro. Anche in questi casi, i limiti sono imposti per dissuadere la clientela dal prelevare troppo denaro in poco tempo, ma anche per tutelarla da eventuali malintenzionati che si siano ritrovati in possesso di una carta bancomat altrui, visto che senza alcuna limitazione il conto potrebbe essere svuotato con una sola operazione.