In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del libretto postale Smart.
Dal 29 ottobre del 2014 al 31 dicembre del 2014 per i nuovi clienti e per quelli già in possesso di un Libretto Nominativo Postale e che sono passati al Libretto Nominativo Smart è previsto un tasso premiale dell’1,75% della somma accreditata, se manterrà il libretto attivo fino alla fine di giugno del 2015.
L’interesse verrà accreditato alla fine del 2015, ma qualche associazione dei consumatori ha già fatto presente come l’operazione commerciale di Poste Italiane, a prima vista abbastanza convincente, in realtà sia un po’ troppo restrittiva. Infatti, ci sarebbe scarsa chiarezza, perché il Libretto Nominativo Smart è un prodotto combinato, composto dal libretto nominativo postale, da una carta di libretto postale e dall’accesso al servizio di risparmio postale online o RPOL. Non sono previste spese di apertura e di gestione, così come per l’estinzione del libretto. Si paga solo 1,55 euro se si fa richiesta di un duplicato. La carta elettronica associata ai Libretti Postali Nominativi è gratuita e consente sia di prelevare e versare somma presso tutti gli uffici postali, sia di effettuare pagamenti ai POS e di prelevare contante presso tutti i punti Postamat. Si ponga attenzione al fatto che la Carta deve essere attivata entro il 30 giugno 2015, se non si vorrà perdere il tasso premiale.
Risulta essere bene sapere che con la carta si possono effettuare fino a 40 operazioni consecutive, perché successivamente essa viene temporaneamente bloccata fino a quando non ci si presenta a uno degli uffici di Poste Italiane e si firma, nei fatti riconoscendo tutte le precedenti operazioni di pagamento effettuate.
Ora, dicevamo che Poste Italiane riconosce per i nuovi clienti che hanno aperto un Libretto Nominativo Smart dal 29 ottobre al 31 dicembre 2014 e per i vecchi clienti che hanno convertito il loro Libretto Nominativo Postale in uno Smart un tasso premiale dell’1,75% lordo, che al netto dell’imposizione del 26%, diventa l’1,295%. Ebbene, tra le condizioni restrittive fissate da Poste Italiane c’è il mantenimento del libretto fino al 31 dicembre del 2015 e il saldo almeno fino al 30 giugno 2015 deve essere non inferiore al 90% di quello iniziale all’atto dell’adesione al Libretto Smart.
Tali condizioni appaiono leggermente eccessive, se si considera che successivamente al 30 giugno 2015, il Libretto Smart frutterà un interesse di base dello 0,25% lordo, che al netto diventa dello 0,185%, in pratica quasi nulla. Facendo la media con i primi sei mesi dell’anno, quando viene garantito un interesse netto dell’1,295%, sempre che si soddisfino anche le altre condizioni contrattuali, il risparmiatore avrà maturato un interesse netto su base annua dello 0,77%, che non è certamente esaltante, per quanto esistano altri prodotti che rendono ancora meno.
Aggiungiamo, poi, che quando il saldo del Libretto Smart supera i 5.000 euro in media nell’anno, è dovuto il pagamento dell’imposta di bollo pari a 34,20 euro. Facciamo attenzione che ciò non è frutto di una condizione contrattuale, bensì della normativa sulla tassazione del risparmio.
Il Libretto Smart è collocato da Poste Italiane, ma viene emesso dalla Cassa depositi e prestiti, il che è garanzia di solidità, dato che è garantito al 100% dallo stato. All’atto dell’apertura, il versamento minimo previsto è di 10 euro ed è prevista la possibilità di intestare il libretto a più persone e la scelta tra firma congiunta e firma disgiunta.
Nel primo caso, se risultano due o più intestatari, le operazioni di prelievo, bonifico e di pagamento devono essere autorizzate da tutti con la presenza alle Poste o con la firma del modulo per l’autorizzazione. Nel caso di firma disgiunta, invece, ciascun intestatario potrà disporre liberamente delle somme caricate sul libretto. Ovviamente, dipenderà dal rapporto di fiducia tra gli intestatari la scelta per l’una o l’altra opzione.
Dalle opinioni diffuse nei forum, questo prodotto non starebbe riscuotendo il successo sperato, proprio perché le condizioni contrattuali per strappare il tasso premiale sarebbero diverse e poco chiare. Lo scorso anno, la Cdp aveva offerto un tasso promozionale del 3% lordo, quasi il doppio di quello attuale, ma in quell’occasione la situazione dei tassi di mercato era molto diversa. Adesso che i rendimenti si sono quasi del tutto azzerati, l’1,75% lordo proposto fino al 30 giugno 2015 non sarebbe da sottovalutare, ma considerando le condizioni che stanno alla base della sua usufruizione e il tasso corrisposto al termine del periodo promozionale, non possiamo avere timore di dire che varrebbe la pena farsi un giro e verificare che non vi siano offerte migliori sul mercato, dato che chi avesse aderito all’iniziativa alla fine di ottobre, dovrebbe tenere il libretto fino alla fine di quest’anno per un rendimento lordo annuo di appena lo 0,8%.
Certo, è anche vero che la sicurezza garantita da questo prodotto è assimilabile solo a quella dei titoli di stato, il cui rendimento a un anno è ormai crollato a meno della metà di quello offerto mediamente nei 12 mesi dal Libretto Smart.