Come ogni anno, la Legge di Stabilità comporta numerosi interventi sul piano legislativo, che coinvolgono milioni di famiglie e di imprese italiane. Presentiamo qui le più importanti:
80 euro – Il bonus Irpef voluto dal governo Renzi, a partire dal maggio 2014, sarà esteso a tutti i 12 mesi del 2015. Ne avranno diritto i lavoratori dipendenti e percipienti redditi assimilati, pensionati e disoccupati, la cui imposta lorda eccede le detrazioni per carico di lavoro (o di pensione) nell’anno solare. In sintesi, possono averne diritto i lavoratori di fascia di reddito compresa tra gli 8.145 euro e i 26.000 euro all’anno. Tra i 24.000 e i 26.000 euro, il bonus si riduce progressivamente, fino ad annullarsi. Infine, esso è rapportato al periodo effettivo di lavoro nell’anno.
Tfr in busta paga – Il lavoratore potrà chiedere dall’1 marzo del 2015 al 30 giugno del 2018 al proprio datore di lavoro di versargli il Tfr in busta paga, anziché accantonarlo. La misura, però, non appare così favorevole al lavoratore, in quanto il Tfr versato in busta paga, anche quello destinato alla previdenza complementare, sarà soggetto all’imposizione ordinaria, così come sale dall’11% al 17% la tassazione prevista sul Tfr liquidato a fine rapporto.
Partite IVA – Sale la tassazione per coloro che si avvalgono del regime dei minimi, che dovranno versare al fisco non più il 5% del reddito percepito, bensì il 15%. I tetti di reddito e i coefficienti vengono differenziati per ciascuna categoria. Il regime dei minimi resta valido fino a un reddito annuo di 20.000 euro. Per i professionisti scende a 15.000 euro, mentre i lavoratori con reddito da lavoro dipendente e assimilato prevalente non possono avvalersi di questo regime, se superano i 20.000 euro annui complessivi.
Tasi e Tari – Nessuna novità per il 2015. L’annunciata “local tax” dovrebbe entrare in vigore nel 2016 e l’intento del governo sarebbe di assorbire la vecchia IMU e la tassa sui rifiuti, senza comportare nel complesso un aggravio fiscale per il contribuente.
Detrazioni per lavori di ristrutturazione – Restano le detrazioni del 50% per le spese sostenute per i lavori di ristrutturazione di un immobile. La percentuale di detrazione sale al 65% e resta anch’essa inalterata per gli interventi di riqualificazione energetica e viene ora estesa anche ai lavori di prevenzione anti-sismica.
Ravvedimento operoso – Novità importanti per i contribuenti non in regola con il fisco. Vengono rimosse alcune limitazioni in vigore fino al 2014, per cui è impedito l’accesso al ravvedimento operoso solo nel caso in cui il contribuente abbia già ricevuto un atto di accertamento o di verifica, mentre potrà richiederlo anche nei casi di contestazione limitata o di attività ispettiva già avviata dal fisco.
Si prospettano, poi, tempi più lunghi per avvalersi del ravvedimento operoso, perché la sanzione massima sarà applicata solo in caso di accertamento fiscale definitivo per mancato pagamento. Le sanzioni restano dello 0,2% per ogni giorno di ritardo eccedente i 14 giorni dopo la scadenza; del 3% entro i 30 giorni e del 3,75% entro 1 anno. La Legge di Stabilità introduce tre nuove sanzioni, pari al 3,3% dopo i 90 giorni, al 4,2% entro 2 anni e al 5% dopo 2 anni.
I controlli del fisco non sono più preclusi e potranno avvenire ispezioni, verifiche o accessi anche dopo il pagamento. La sanzione è ridotta a 1/5 e non più a 1/6, dopo la contestazione del verbale. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate avrà possibilità di accesso totale alle banche dati, in modo da contrastare l’evasione fiscale. Ai comuni che partecipano alla lotta spetterà il 55% delle somme recuperate per il triennio 2015-2017.
IVA – Stangata per l’acquisto del pellet a uso familiare e industriale, la cui aliquota IVA passa dal 10% al 22%.
Irap – Totale deducibilità dall’imposta del costo relativo ai nuovi contratti di lavoro, mentre per i lavoratori autonomi senza dipendenti è previsto un credito d’imposta del 10%.
Contratti PA – Vengono bloccati anche per il 2015 i contratti del Pubblico Impiego.
Canone Rai – Rimane fisso a 113,50 euro, in attesa di un probabile riordino della tassazione.
Auto – Divieto di circolazione delle auto “euro 0” a partire dall’1 gennaio 2019.
Election day – Le elezioni amministrative e quelle regionali saranno accorpate in un’unica data, al fine di risparmiare sui costi.