La casa è il bene più prezioso per le famiglie italiane, rappresentando il loro principale investimento, tanto che all’acquisto di un’abitazione possono essere rivolti i sacrifici fatti con il lavoro.
Ma anche la casa necessita a un certo punto di una ristrutturazione. Vi spieghiamo adesso, seppure succintamente, cosa potreste fare per cercare di minimizzare i costi, dato che spesso si tratta di effettuare spese elevate.
Per prima cosa, non affidatevi alla prima ditta che contattate o che conoscete o che vi abbiano segnalato. Sollecitate diversi preventivi e metteteli a confronto. Risulta essere una tecnica basilare per verificare sia il livello dei costi, sia i margini di risparmio sui lavori. Oggi esistono anche siti online che permettono di fare tali raffronti.
Attenzione anche a quello che chiedete. Alcuni lavori, infatti, sono semplici da farsi, per cui non sempre potrebbe risultare necessario affidarli a una ditta, potendoli eseguire di persona. Ad esempio, non vi è dubbio che pitturare casa sarebbe un lavoro per imbianchini, tuttavia, se disponiamo di un budget limitato, potremmo anche dipingere le pareti da soli. Il risultato non sarà effettivamente forse lo stesso, ma il risparmio c’è sicuramente.
Altra cosa, il pavimento può essere posto sulle mattonelle vecchie oppure si potrà optare per lo smantellamento del vecchio per porvi sopra quello nuovo. La differenza non c’è sul piano del risultato, ma esiste sui costi. Infatti, lo smantellamento, che apparentemente sembrerebbe più complicato, può essere eseguito anche da noi in persona o affidato a persone non specializzate, mentre la messa in posa delle mattonelle nuove sulle preesistenti è roba da professionisti. Di conseguenza, questa opzione tenderebbe a costare di più, mentre la prima potrebbe necessitare anche solo di un intervento diretto, senza bisogno di una ditta.
Siate sempre consapevoli della quantità di manodopera che ogni lavoro da voi richiesto comporta e cercate di minimizzare il ricorso a terzi, dove possibile. Inoltre, quando vi accordate con una ditta per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione, abbiate cura di concordare un termine per la consegna. Questo, perché le ditte sono solite prolungare i tempi di esecuzione, con la conseguenza che lieviteranno anche i costi. In alternativa, potreste anche decidere un pagamento slegato dai tempi di esecuzione, sicché eventuali ritardi non impatterebbero sulle spese.
Anche la scelta dei materiali potrebbe risultare determinante per i costi. Più alta è la qualità, maggiore la spesa per il loro acquisto. Anzitutto, il proprietario dell’immobile dovrebbe comprare da sé il più possibile, in modo da scegliersi quelli a costi più contenuti, senza la mediazione altrui, che magari ha scarso riguardo al contenimento delle spese o potrebbe fare la cresta sull’acquisto.
Facciamo l’esempio delle mattonelle. Spesso, quelle che il grossista vi proporrà come di qualità inferiore presentano solo difetti marginali, che un buon piastrellista potrebbe persino nascondere del tutto, una volta poste a terra. Con un pizzico di buona volontà si potrebbe acquistare un pavimento per 6 o 7 euro al metro quadrato, quando il costo medio è anche quatro volte maggiore. Su un immobile di 100 metri quadrati sarebbe un risparmio di non meno di 1500 euro.
Lo stesso dicasi per gli infissi, le porte e i portoni. Senza volere sminuire l’importanza che essi hanno nell’arredamento della casa, l’errore che non si deve commettere è di ricorrere all’acquisto di elementi, solo perché di marca nota, magari grazie a una riuscita campagna pubblicitaria, perché di certo avranno un costo maggiore della media del mercato, mentre sulla loro qualità bisognerebbe informarsi, in quanto spesso non è affatto superiore alla concorrenza.
Quanto all’impianto elettrico, l’importante sarebbe evitare eccessivi punti luce, che non fanno che accrescere il costo complessivo, mentre risulta essenziale che i fili elettrici non disperdano energia, magari perché troppo piccoli, in quanto ciò graverebbe sulla bolletta della luce.
Se dovete scegliere il tipo di riscaldamento, il consiglio è di evitare le caldaie, specie quelle vecchie a gasolio, in quanto rinomatamente parecchio inefficienti, mentre sarebbe più opportuno puntare sull’allaccio al metano, più economico.
Sul portone blindato i margini del risparmio sono notevoli. A fronte di una spesa anche di un paio di migliaio di euro, se ci si reca in un magazzino e si sceglie qualche resto disponibile, potremmo ottenere uno sconto anche dei due terzi del prezzo di vendita, che nel nostro caso significherebbero anche più di mille euro di costi in meno.
Non meno importante è la conoscenza della legislazione fiscale in materia di ristrutturazione casa e di efficientamento energetico. Negli ultimi anni, infatti, sono state offerte dallo stato generose detrazioni Irpef, che hanno permesso al contribuente di scalare dal reddito, e, quindi, di pagare meno tasse, parte dei costi relativi alla ristrutturazione di un immobile adibito a prima casa e dell’acquisto di infissi per risparmiare il consumo di energia. Tali costi possono essere spalmati su cinque periodi d’imposta, per una certa percentuale fissata dalle norme, le quali negli ultimi tempi sono diventate meno favorevoli.