La Svezia ha una delle economie più avanzate al mondo, sinonimo di efficienza, progresso e alto livello culturale della sua popolazione. Se fino agli anni Novanta poteva apparire, però, un paese relativamente chiuso agli investimenti esteri, le cose sono cambiate negli ultimi venti anni e oggi, anzi, quella svedese è una delle economie più allettanti per gli investitori stranieri.
Il mercato svedese è caratterizzato da grandi multinazionali sul fronte sia della produzione che della distribuzione, così come anche delle esportazioni. Oltre i due terzi delle merci esportate sono verso il resto dell’Europa, in particolare, Germania, Danimarca, Olanda, Regno Unito. Questo, per segnalarvi, nel caso vogliate investire in Svezia, che non sarebbe cosa facile arrivarvi per aprire un’impresa di piccole dimensioni, perché vi trovereste a concorrere con giganti. A meno che non puntiate su una produzione di nicchia.
Il reddito elevato degli svedesi fa in modo che prima di investire in questo paese dai connotati persino splendidi sia necessario farsi bene due conti, anche perché la pressione fiscale qui è abbastanza alta. Oltre alle aliquote relativamente basse sul piano nazionale, infatti, esistono addizionali comunali, che a differenza di quelle italiane sono molto alte, sostanzialmente alla pari dell’imposizione centrale.
Vediamo in cosa è sviluppata particolarmente la Svezia. Di certo nel settore chimico, così come anche in quello informatico e tutto ciò che abbia a che fare con la ricerca. Proprio questo settore dovrebbe essere tenuto in assoluta considerazione da quanti puntano a investire. Dovete sapere che il paese scandinavo consente ai ricercatori universitari di godere del 100% dei profitti maturati dallo sfruttamento di beni e servizi, originati dai propri brevetti. In sostanza, se sei un ricercatore informatico, chimico, fisico, e ritieni di avere ottime probabilità di successo nel brevettare un prodotto, non solo in Svezia avresti uno stipendi relativamente alto, ma potresti eventualmente essere il titolare esclusivo dei profitti conseguenti al brevetto.
Se l’idea è di andare a Stoccolma per aprire la classica pizzeria italiana, a meno che non offriate un servizio particolare, pensateci due volte, perché prima di voi sono arrivate caterve di altri italiani, che hanno avuto lo stesso progetto. Dunque, la concorrenza sul campo sarebbe agguerrita. Attenzione anche alla scelta della posizione per la vostra attività. Forse non sapevate che potreste anche attendere anni, prima di trovare nella capitale svedese un immobile in cui vivere o in cui stabilire la vostra impresa. Il fenomeno è diventato così grave, che ormai diverse imprese straniere minacciano apertamente il governo di Stoccolma di lasciare il paese per l’impossibilità di operarvi.
Quanto ai requisiti per svolgere un’attività in Svezia, essi sono molto meno stringenti per i cittadini residenti nella UE. Per gli altri, invece, sono necessarie alcune condizioni imprescindibili. In generale, bisogna possedere un passaporto valido, carta di identità per i cittadini UE, esibire una solida esperienza nel settore aziendale, in cui si intende operare, conoscenza lo svedese, ma eventualmente anche solo l’inglese, dimostrare che si è titolari almeno al 50% dell’attività che si vorrebbe gestire, dimostrare che i beni o i servizi sono venduti o prodotti localmente, esibire un reddito sufficiente al mantenimento proprio e della propria famiglia per almeno i primi due anni. A tale fine, si richiedono 200.000 corone svedesi per l’imprenditore, circa 25.000 euro, altre 100.000 corone per il coniuge e 50.000 corone per ogni figlio, bisogna, infine, dimostrare di essere in grado di sostentare sé stessi e la propria famiglia dopo il periodo di prova di due anni.
Quanto alla forma giuridica prescelta dalla maggior parte degli investitori stranieri, che aprono un’impresa in Svezia, si ha la Aktiebolag, ovvero una srl. L’imposizione fiscale su di essa prevede un’aliquota intorno al 22%. La burocrazia tende a essere molto leggera e a incentivare la creazione di start up .
Cerchiamo di capire se allora trasferirsi in Svezia per fare impresa o investire conviene. La risposta non è del tutto scontata. Il costo da sostenere è alto, per cui chi intende vivere in questo paese deve mettere in conto di dovere guadagnare tanto per potersi mantenere e certamente non esiste impresa o altro investimento, che possa garantire un reddito fisso. Se mentre investire, volete anche lavorare alle dipendenze altrui o se l’investimento richiede, in ogni caso, che lavoriate, tenete conto che vi troverete in un paese con lavoratori mediamente molto qualificati, per cui sarebbe non semplice riuscire a farcela. Considerate, per esempio, che a fronte di un basso tasso di disoccupazione tra i nativi svedesi, i senza lavoro sono numerosi tra gli stranieri, specie i meno qualificati.