Il modo migliore per sfruttare le ottime occasioni che il Canada offre agli investitori stranieri è di puntare sul suo mercato azionario, meglio se tramite gli Etf. Si tratta di fondi, il cui andamento è legato a un indice sottostante, mai a un solo titolo, ponendosi come obiettivo di replicarne il risultato, quale che esso sia, non di batterlo.
In base al rendimento ottenuto dopo un anno, i migliori Etf canadesi sono Lyxor Canada UCITS ETF D-EUR, iShares MSCI Canada UCITS ETF, UBS ETFs plc – MSCI Canada SF UCITS ETF, db x-trackers MSCI Canada Index UCITS ETF 1C, UBS-ETF SICAV – MSCI Canada UCITS ETF e UBS-ETF SICAV – MSCI Canada UCITS ETF.
Che il Canada sia un paese molto accogliente lo dimostra il fatto che ogni anno vi possano essere 200000 persone e detiene il primato di stranieri per cittadino. A potere richiedere il permesso di risiedervi permanentemente sono i lavoratori qualificati, gli investitori e imprenditori, chi vi ha già un membro della propria famiglia. Le richieste possono essere effettuate per una specifica provincia e il Quebec gode di accordi particolari per la selezione degli immigrati all’ingresso.
Vediamo perché investire in Canada. La domanda è semplice, ma legittima. Diciamo per prima cosa che si tratta di un’economia con una bassa pressione fiscale, rispetto agli standard di altri paesi avanzati e decisamente inferiore a quella vigente in Italia di almeno 5 punti percentuali. Possiede una forza lavoro qualificata, pari a circa il 55% dei lavoratori complessivi, una percentuale nettamente al di sopra di quella in Italia, ma anche del grosso dei paesi europei. Lo stato è poco indebitato e il suo territorio è una trentina di volte più grande dell’Italia, ricco di materie prime, tra cui il petrolio, mentre la sua popolazione ammonta a poco più della metà.
Attenzione all’atto della richiesta di ingresso in Canada come investitori, perché si dovrà dimostrare di avere esperienza nel mondo degli affari, di possedere un giro d’affari legale di almeno 300000 dollari canadesi o di volere investire almeno 400.000 dollari canadesi nel paese.
Gli imprenditori devono dimostrare di avere esperienza d’impresa o di possedere una quota di un’impresa. E dovranno dichiarare almeno una rete di affari dal valore di 300.000 dollari canadesi, nonché la voglia di fare business e di creare almeno un posto di lavoro a tempo pieno entro tre anni dall’ottenimento del permesso di residenza permanente.
Le persone che lavorano in proprio devono esibire esperienza e l’intenzione e l’abilità di creare un’attività, che dia vita ad almeno un’opportunità d’impiego per sé e che porti un contributo significativo ad attività culturali o sportive, oppure di volere acquistare o dirigere una fattoria.
Per chi abbia voglia di operare nel campo delle importazioni e esportazioni tra il Canada e il nostro paese, le potenzialità ci sono, visto che le importazioni canadesi di merci e servizi italiani ammontano ancora a soli 5 miliardi di dollari, nonostante il made in Italy sia molto apprezzato qui.
Mediamente, il numero di procedure richiesto per creare un’attività d’impresa è molto esiguo, solo due, e sono richiesti soltanto tre giorni di tempo per l’avvio. Una società straniera può insediarsi in Canada con la creazione di una persona giuridica in loco o una filiale che ricada sotto la legge federale o di una delle province del paese. La filiale viene trattata come una succursale e chi la sovraintende deve essere titolare di un permesso commerciale o essere registrato nella provincia in cui viene esercitata l’attività. Aprire una filiale appare semplice, perché è sufficiente stabilire una sede, un ufficio o un punto vendita di un’azienda che già opera all’estero, dove mantiene la sede centrale. Tra le condizioni previste dalle norme locali vi è quello di evitare che il nome della filiale crei confusione con aziende già operanti in Canada. Risulta essere anche obbligatorio allegare tutta la documentazione per ottenere la licenza, mentre in molte province viene richiesta la nomina di un rappresentante legale per evitare che la filiale venga aperta solo per ottenere vantaggi fiscali.
Esistono svariate ragioni per investire alla Borsa di Toronto. Una di queste consiste nell’ottima performance registrata, anche in relazione a quella delle altre borse europee o di Wall Street. Molte aziende canadesi quotate sono anche note per distribuire cedole più elevate di quelle di altri paesi e mostrano anche una minore volatilità dei titoli. I settori preferibili sotto questo profilo sono quelli del comparto energetico, finanziario e delle telecomunicazioni.
Vero è anche, però, che il Canada comporta alcuni rischi, come l’eccessiva integrazione con i confinanti USA e il peso non indifferente delle materie prime sull’andamento dell’intera economia. Inoltre, il paniere dei titoli a Toronto non è molto diversificato, forse anche per la vicinanza con la borsa di New York.
Il Canada offre quindi diverse possibilità interessanti.