In questa guida spieghiamo come investire in Belgio
Il Belgio non è spesso considerato uno dei primi paesi a cui pensiamo, quando decidiamo di investire all’estero. Eppure, la sua economia è una delle più allettanti e negli ultimi anni ha anche compiuto grossi passi in avanti, venendo incontro alle esigenze delle imprese, puntando a una tassazione leggera e a una burocrazia molto più snella che in passato. La posizione geografica è molto favorevole, trovandosi il paese nel centro dell’Europa, tanto da ospitare la sede della UE. I settori con potenzialità maggiori sono quelli innovativi, come l’ITC. Di recente, grosse aziende italiane vi hanno investito capitali ingenti e creato numerosi posti di lavoro. Nonostante questo, esistono buone opportunità anche per i piccoli investitori.
Le forme giuridiche maggiormente diffuse per le società belghe sono la spa, chiamate SA NV, le srl o SPRL BVBA. Le società straniere possono operare in Belgio attraverso una società controllata e, quindi, sotto la legislazione belga, oppure attraverso una filiale o branch, ricadendo nella legislazione del paese di provenienza. Il capitale minimo per una società per azioni è di 61.500 euro, se trattasi di controllate, mentre per le filiali non è previsto alcun capitale minimo obbligatorio.
Sul piano formale, le procedure da espletare per dare vita a una società per azioni in Belgio consiste nella richiesta di incorporazione con atto notarile, nella pubblicazione dello Statuto sulla Gazzetta Ufficiale Belga, nella redazione di documenti in lingua francese o olandese, a seconda della zona in cui ha sede la controllata o la filiale, la presentazione di un piano finanziario biennale obbligatorio, nell’apertura di un conto bancario in Belgio per la branch.
Sono anche necessari almeno due soci e un consiglio di amministrazione composto da tre amministratori. La revisione contabile è obbligatoria ogni anno, mentre non è obbligatoria una sede in loco, anche se consigliata, e non esiste alcun limite per la nazionalità o la residenza degli stranieri.
Per le srl, il capitale minimo previsto è di 18.600 euro, il quale deve essere sottoscritto per almeno un terzo, ovvero per non meno di 6.200 euro. Risulta essere richiesto almeno un socio, così come può esservi anche solo un amministratore unico. I soci sono responsabili solo per i conferimenti apportati nella società.
Le due forme giuridiche indicate non sono le uniche presenti in Belgio. Esistono anche le EEIG, ovvero una partnership transnazionale, che comprende soci di vari paesi europei, per la quale non è richiesto alcun capitale sociale, né bilanci finanziari separati. Ogni partner paga le tasse individualmente.
Le ragioni per investire in Belgio non mancano. Il paese gode di una manodopera specializzata diffusa e di ottima qualità, così come di una burocrazia efficiente e funzionante. Certo è che non si apre in Belgio per risparmiare sul costo del lavoro, in quanto le retribuzioni sono relativamente elevate e i contributi previdenziali abbastanza onerosi, conseguenza di un’assistenza sociale abbastanza solida per i lavoratori. Il consiglio, però, è di scegliere bene la località dove investire, visto che, nonostante sia un paese di piccole dimensioni, il Belgio è abbastanza variegato. Le Fiandre sono la zona più ricca e abbonda di lavoratori attivi nell’ITC. Viceversa, la Vallonia, l’area di lingua francese, è relativamente più povera e qui vi è un numero elevato di disoccupati, per cui potrebbe essere conveniente investirvi, se intendete assumere manodopera a minore costo.
Sono presenti diverse agevolazioni per chi intende fare impresa in Belgio, molte delle quali dipendono dall’area in cui s’investe. Nelle Fiandre, esistono aiuti finanziari alle piccole e medie imprese per attività di sviluppo industriale, specie per le grandi aziende che operano nel settore ambientale. Nella Vallonia, vengono offerti aiuti per l’acquisto di case, terreni e attrezzature per attività relative a un progetto economico. A Bruxelles possono esservi prestiti per gli investimenti e a volte anche esenzioni temporanee per il pagamento delle tasse, oltre che prestiti senza interessi per attività di ricerca industriale e finanziamenti per l’assunzione di alcune categorie speciali, oltre che per l’aggiornamento tecnico e linguistico del personale.
Da qualche anno, il governo vallone ha lanciato un piano per lo sviluppo della regione, che punta su cinque obiettivi, i poli di competitività, la creazione di attività, l’abbattimento della pressione fiscale, il rafforzamento della ricerca e dell’innovazione, il miglioramento delle competenze per l’occupazione.
Il settore immobiliare non è generalmente uno tra i più importanti su cui puntare nel paese, anche se i prezzi sono aumentati molto negli anni Ottanta e Novanta, di fatto riducendo il costo di trasferimento, che tipicamente incide parecchio qui. Fate anche attenzione all’orizzonte temporale su cui intendete investire, perché se rivendete casa prima dei 5 anni, così come avviene anche in Italia, la transazione diviene oggetto di una tassazione relativamente esosa, essendo considerata di tipo speculativo. In cambio, le ipoteche sono facilmente assicurabili e le compravendite avvengono il più delle volte in agenzia, anche se con relativa lievitazione dei costi.