La Nuova Zelanda è un paese lontano, ma può essere considerata una delle migliori realtà mondiali per attrattività verso gli investimenti di capitali, specie sul mercato immobiliare, visto che questi consente generalmente qui di ottenere profitti e anche in breve tempo. Per capire le ragioni di questa peculiarità positiva bisogna spiegare che la Nuova Zelanda è una realtà economica molto legata all’Asia, verso cui esporta. Per questo, il paese non ha risentito della crisi economica. Peraltro, ai primi segnali negativi, il governo locale reagì con una misura lungimirante, ovvero con l’abbassamento delle tasse, quando in tutte le economie avanzate fu fatto esattamente l’opposto per rimpinguare le casse statali, scosse dai salvataggi bancari. Il risultato di questa politica è stato uno sviluppo economico, che negli ultimi anni ha alimentato una corsa all’acquisto di case, cosa che non si era registrata marcatamente nel passato, contrariamente alle altre economie ricche del pianeta.
Per questo, i valori immobiliari di partenza sono stati e restano relativamente bassi, se confrontati con quelli di altre realtà, consentendo a chi vi impiega i propri capitali a fini speculativi di ottenere anche grosse soddisfazioni e in tempi brevi. Il fenomeno è stato parzialmente simile in Australia.
Detto questo, la smania di andare a vivere in Nuova Zelanda, date anche le sue bellezze naturalistiche e paesaggistiche, non è qualcosa alla portata di tutti. Infatti, bisogna essere relativamente benestanti per poterselo permettere, visto che il governo impone un investimento minimo per almeno un biennio di 750 mila dollari neozelandesi, corrispondenti a quasi mezzo milione di euro. Gli investimenti devono avere natura accettabile, come impieghi verso obbligazioni emesse dal governo locale o altri enti governativi locali, obbligazioni emesse da parte di aziende locali con requisiti minimi, come la quotazione in borsa, quotazioni emesse da parte delle banche locali, azioni di aziende o di banche locali; progetti di sviluppo di immobili residenziali.
Questi fondi devono risultare al netto di eventuali mutui o fideiussioni, ma non è finita. Dovete anche dimostrare di essere in possesso di un fondo per mantenervi in loco di almeno mezzo milione di dollari neozelandesi, corrispondenti a circa 330.000 euro. Insomma, se volete investire in Nuova Zelanda e trasferirvi in questo paese dovete avere almeno un conto in banca superiore agli 800.000 euro, roba non certo alla portata dell’italiano medio. La nota positiva, in parte, è che il fondo di mantenimento non dovrà essere necessariamente trasferito in loco, a differenza di quello per gli investimenti. Dovete inoltre dimostrare di essere in possesso anche di un reddito annuo di almeno 60000 dollari neozelandesi, cioè quasi 40000 euro, prima ancora di fare domanda per il visto.
Se al termine dei due anni godete ancora dei suddetti requisiti, potete fare domanda per un altro vista di eguale durata.
Riassumendo, le migliori opportunità avvertire in Nuova Zelanda hanno a che fare con il mercato immobiliare, specie quello residenziale. Visto che puntare su di esso implica che dovreste quanto meno recarvi per un periodo non breve nel paese, al fine di conoscerne meglio la realtà e di effettuare il giusto investimento nella giusta zona e di seguirlo nel corso del tempo, è consigliabile certamente trasferirvi, anche perché si tratta, in genere, di una realtà molto lontana dalla nostra e poco conosciuta a noi. Tuttavia, per fare ciò è necessario godere di requisiti molto stringenti, perché la politica immigratoria neozelandese è molto restrittiva, in modo da impedire l’ingresso a gente senza arte e né parte, magari volenterosa di entrare nel paese solo per approfittare della sua incredibile ricchezza e campare sulle spalle della collettività.
Per quanto abbiamo visto sopra, però, compiere un simile passo è alla portata di pochi. Insomma, se hai qualche centinaio di migliaia di euro in tasca, la Nuova Zelanda non farebbe per te, visto che non ci compreresti di fatto nulla e risulterebbe una somma insufficiente per l’esibizione delle garanzie richieste. Certo, resta sempre l’opportunità di puntare sull’economia del paese senza metterci piedi, ovvero di acquistare azioni e obbligazioni denominate in valuta locale, approfittando della congiuntura molto buona di cui gode da tempo questo paese. In questi casi vi consigliamo di farvi seguire da un consulente finanziario, al fine di evitare puntate dissennate di denaro su titoli che non conoscete e senza che abbiate idea dei tempi e delle dinamiche della borsa neozelandese. Insomma, la Nuova Zelanda sarebbe un’ottima possibilità per i milionari, meno per la classe media.