In questa guida spieghiamo come investire in Albania.
Quando parliamo di Albania, la prima idea che ci viene in mente è che si tratti di una terra di emigranti verso l’Italia e altri paesi europei, il che è stato vero fino a non molti anni fa Tuttavia, oggi è diventata un’economia a rapido tasso di sviluppo, tanto che è già meta di numerosi investitori stranieri, italiani in testa, data non solo la vicinanza geografica con il nostro paese, ma anche una stretta vicinanza storica.
Esistono svariate ragioni per le quali recarsi ad investire in Albania. La prima è che la barriera linguistica può essere facilmente abbattuta, in quanto in molte zone del paese si parla discretamente l’italiano, appreso in passato grazie alla Tv via cavo e al sentimento di vicinanza coltivato dagli abitanti verso la nostra nazione. Inoltre, l’Albania è considerata la chiave di accesso per i Balcani, grazia alla sua posizione geografica strategica, caratterizzata dalla presenza di quattro porti, Valona, Durazzo, Saranda e Shengjin.
L’economia è in piena espansione, tanto che gli stipendi medi risultano triplicati in appena un decennio, sebbene ancora siano tra i più bassi d’Europa, ammontando ad appena 300 euro al mese. Proprio il basso costo del lavoro potrebbe essere un motivo di attrazione per gli investitori italiani, anche perché uno dei settori in cui gli albanesi si stanno facendo una certa fama è quello tessile, che nemmeno a dirlo è per noi stato storicamente fondamentale e in cui siamo, quindi, esperti e più evoluti di tanti altri.
A parte il costo del lavoro, anche il peso della tassazione risulta essere molto basso, specie se rapportato a quello vigente in Italia. Le imprese pagano il 15% di utili, indipendentemente dal loro ammontare, la stessa percentuale imposta sui redditi delle persone fisiche, per cui siamo in presenza di una flat tax. Si consideri che nel nostro paese si paga il 27,5% sugli utili delle persone giuridiche e un’aliquota fino al 43% sui redditi delle persone fisiche, oltre all’IRAP e le varie addizionali regionali e comunali.
Nel paese si sta registrando un aumento di presenze turistiche, anche perché contrariamente a quanto possiamo immaginare, Tirana si sta specializzando nel turismo di lusso, caratterizzato da alberghi e da centri benessere. Gli italiani sono tra i principali turisti e, pertanto, potrebbe risultare abbastanza interessante operare in questo settore, aprendo un’attività che sia in grado di allettare le preferenze dei nostri connazionali, così come di altri.
A questo proposito, il governo da tempo sta intraprendendo un programma, che si pone l’obiettivo di consentire l’apertura di un’azienda in appena 24 ore. Il problema non sta solo e tanto nel fatto che la burocrazia tende ad essere ancora ingombrante, quanto nell’alto livello di corruzione. Risulta essere vero, comunque, che da italiani siamo più che abituati al fenomeno e lo sappiamo generalmente gestire.
Altri punti di forza e debolezza risiedono nella carenza di infrastrutture. Meno di un terzo delle strade in Albania è asfaltato, cosa che rende difficili i collegamenti interni, per quanto il paese non sia territorialmente così esteso, ma allo stesso tempo offre interessanti opportunità a quanti, attivi nel settore edile, volessero approfittarne per contribuire alla costruzione delle infrastrutture pubbliche e private.
Si tenga presente che l’Albania non è ancora membro della UE, per cui non è tenuta, in teoria, a rispettare la libera circolazione delle merci, dei servizi, dei capitali e del lavoro, anche se ha trattative avanzate per entrarvi a far parte e da tempo non opera più quasi alcuna discriminazione tra lavoratori nazionali e quelli stranieri.
Altro settore in cui si può tentare di fare affari è quello immobiliare. I prezzi delle case sono ancora bassi, se rapportati a quelli medi europei, anche se lo sviluppo veloce degli ultimi anni li sta facendo schizzare. Si consideri, ad esempio, che un appartamento da 100 metri quadrati costa mediamente nelle realtà urbane principali sui 150 euro al mese, che se in Italia appaiono una cifra ridicola, qui significa la metà di uno stipendio medio mensile.
Seguendo quanto accaduto nel resto dell’Europa orientale, è più che probabile che il successo economico crei le condizioni per affari d’oro nella compravendita di immobili, motivo per cui sarebbe interessante investire il più presto possibile o nella costruzione o nella ristrutturazione di edifici esistenti. Il consiglio è di visitare prima il paese, al fine di comprendere in quale città e zona risulta più conveniente puntare i propri denari. L’arretratezza della burocrazia può ostacolare di fatto i tempi per l’apertura di un’attività, visto che, tra l’altro, le mappe catastali spesso non sono aggiornate.