Le Isole Canarie rappresentano una delle diciassette comunità autonome della Spagna e possono essere distinte in due gruppi, il primo composto da Gran Canaria e Tenerife e il secondo composto da Fuerteventura, Lanzarote, La Palma, La Gomerra, El Hierro. Nel primo gruppo si trovano realtà più di tipo urbano, ideali soprattutto per chi abbia voglia di vivere in una piccola isola, ma senza perdere i vantaggi di una città, in termini di servizi, come quelli scolastici, si pensi a chi si trasferisce con tutta la famiglia.
Le Canarie si trovano distanti dal resto della Spagna e sono situate nell’Oceano Atlantico. Per questa loro posizione peculiare, esse godono da sempre di una maggiore autonomia normativa rispetto al resto delle comunità della nazione spagnola e tali benefici sono stati confermati con la Costituzione del 1978 e la successiva adesione della Spagna all’Unione Europea.
Le attività imprenditoriali alle Canarie vengono generalmente incentivate dagli enti locali. Trattandosi di realtà turistiche molto sviluppate, è evidente che investire alle Canarie significa essenzialmente puntare a fare profitti con il turismo.
Vediamo come si può investire in queste bellissime isole oceaniche. Per prima cosa, si può acquistare uno dei tanti negozi presenti e gestiti spesso da stranieri, italiani compresi. Attenzione, però, perché è in voga la pratica di comprare e vendere questi esercizi commerciali a fini puramente speculativi, nel senso che molti piccoli imprenditori, molti dei quali improvvisati, acquistano a un prezzo e cercano di rivendere poco dopo la stessa attività a un prezzo superiore. Per quanto un esercizio commerciale rivolto al turismo possa qui produrre utili, è necessario godere ugualmente di una certa esperienza e allo stesso tempo bisogna anche cercare di distinguersi dal resto della concorrenza, magari proponendo la vendita di qualche bene o erogando un servizio non così diffusi sull’isola.
Il consiglio che possiamo dare è, come prima cosa, di soggiornare per un periodo medio- ungo su una delle isole Canarie, qualora si abbia voglia di investirvi. Questo, al fine di comprendere meglio la realtà, i bisogni dei turisti, come sono strutturati i prezzi, come va il mercato e quali siano le potenzialità economiche dell’ipotetica attività che si ha in mente.
Risulta essere evidente che quando si parla di investire alle Canarie, uno dei business maggiormente in voga è quello immobiliare. Si tratta di acquistare un immobile per affittarlo ai turisti, maturando un reddito potenzialmente elevato rispetto all’investimento e potendo ambire eventualmente a rivenderlo a un prezzo anche di gran lunga superiore a quello di acquisto.
Per farlo, è necessario che l’immobile sia registrato al Registro de la Propriedad, presso il quale deve essere richiesta la Nota Simple, ovvero il documento, attraverso il quale è possibile ricostruire la storia dell’immobile stesso, verificando che non vi gravino eventuali ipoteche.
Fate attenzione, però, all’evoluzione normativa, perché nel 2014 è stata varata una legge, che formalmente vieterebbe l’affitto di case private ai turisti. Sul punto esiste confusione, per cui il consiglio è di informarvi presso la Camera di Commercio locale per verificare le limitazioni legali vigenti. Sappiamo, per esempio, che un privato può affittare casa a un turista avvalendosi di intermediari muniti di licenza turistica o facendo parte di una comunità di proprietà che gode di tale licenza. In altri termini, non è impossibile, ma esistono alcuni accorgimenti legali di cui tenere conto. Diffidate di chi vi faccia credere il contrario, magari sostenendo che si tratti solo di impicci formali.
Nel cercare di proporre ai turisti una casa vacanza su una di queste isole, bisogna tenere in considerazione che non è possibile gestirlo interamente dall’Italia, per cui o ci si trasferisce per il periodo occorrente o sarà necessario assumere qualcuno sul posto, che possa essere presente per la consegna delle chiavi e per provvedere alla sistemazione delle camere. Da questo punto di vista, esistono realtà specializzate, che cercano di venire incontro alle necessità del proprietario.
Sempre restando nell’ambito immobiliare, si potrebbe essere interessati a comprare un complesso turistico. Prima di farlo, bisogna valutare bene e chiedersi perché Tizio vuole vendere un affare, che definisce fruttuoso. In effetti, mai comprare dall’Italia, bisogna trasferirsi almeno per un periodo sull’isola in cui è presente il complesso e verificarne le condizioni materiali e le potenzialità economiche. Vero è che potremmo ambire a gestire meglio del proprietario precedente, ma spesso un affare si rivela pessimo per condizioni che esulano dalle nostre capacità, come magari un mercato in calo, situazioni normative sfavorevoli.
Se ci si reca sul posto, è necessario capire se a vendere sia solo Tizio, oppure se siano in tanti a volersi disfare di appartamenti e alberghi. In questo secondo caso, infatti, è improbabile che siano tutti cattivi gestori, mentre ciò sarebbe il sintomo di una crisi generalizzata. Perlomeno, converrebbe attendere eventualmente che il mercato raggiunga il suo punto più basso, in modo da comprare a prezzi quanto più convenienti.