Il bancomat è uno strumento di pagamento elettronico, emesso da una banca, in relazione all’apertura di un conto corrente da parte del titolare. Si tratta di una carta di debito, perché presenta caratteristiche diverse da una carta di credito.
Esso consente al possessore di effettuare acquisti senza l’uso del contante o di prelevare dalle apposite postazioni ATM, quelle che si trovano al di fuori degli istituti bancari. Da un punto di vista materiale, il bancomat è una tessera di plastica con banda magnetica sul retro e contenente un microchip. All’atto della sua emissione viene inviato al domicilio del titolare separatamente dal codice PIN, per ragioni di sicurezza. Il PIN, Personal Identification Number, è composto da 5 cifre e digitando il quale si possono addebitare immediatamente sul conto le spese effettuate nei negozi convenzionati e dotati del POS. Lo stesso codice serve per ritirare il denaro contante alle postazioni ATM.
Poniamo di volere pagare un nostro acquisto in un negozio convenzionato con il bancomat. Alla cassa, il rivenditore ti farà inserire la carta al POS, una macchinetta per i pagamenti elettronici, e ti chiederà di digitare il PIN, avendo cura di non essere osservato da nessuno. Una volta fatto e dato l’OK, egli emetterà una ricevuta, che serve per controllare che la somma addebitata sul tuo conto sia corretta. Dopo averla visionata e dato il benestare, il negoziante emetterà regolare scontrino fiscale.
La somma sarà immediatamente scalata dal conto corrente al quale il bancomat è collegato e ciò lo distingue da una carta di credito, che addebita la cifra spesa o prelevata all’ATM entro il quindicesimo giorno del mese successivo all’operazione effettuata. In sostanza, la banca concede un vero e proprio credito al titolare, che sarà soggetto al pagamento delle commissioni e degli interessi, cosa che rende questo strumento di pagamento ben più oneroso della carta bancomat.
Questa ha costi molto limitati, spesso quasi nulli. Si paga un canone mensile di qualche euro, ma che oggigiorno è assente nella maggior parte dei casi, per cui non presenta oneri particolari, spesso nemmeno all’atto dell’emissione, se non di qualche euro.
Dicevamo che il PIN serve anche per prelevare denaro contante presso una postazione ATM. In questi casi, bisogna inserire la carta nella macchinetta e attendere le istruzioni. Dopo avere digitato il codice di 5 cifre, ti verrà richiesto quanto intendi prelevare da una lista di opzioni. A questo punto o si seleziona una delle cifre esposte o si digita un preciso importo non riportato tra le possibili scelte, nel rispetto delle cifre massime prelevabili nell’arco della giornata.
Prelevato il denaro, la carta bancomat dovrà essere ritirata entro 30 secondi, altrimenti sarà presa dalla macchina e a quel punto si dovrà fare richiesta alla banca per riottenerla. Inoltre, si ha la possibilità di ritirare a ogni operazione effettuata lo scontrino, nel quale saranno riportati i dati delle ultime transazioni e il saldo finale, comprensivo del prelievo appena effettuato. Tali operazioni possono avvenire 24 ore al giorno e tutti i giorni della settimana, quindi, non solamente negli orari di apertura delle banche. Ove possibile, è consentito al possessore del bancomat di fare prelievi anche presso postazioni ATM di gruppi bancari diversi, anche se generalmente è prevista, in questi casi, una commissione di qualche euro. I prelievi possono essere effettuati anche all’estero, così come i pagamenti ai POS.
Risulta essere evidente che con il bancomat potrai prelevare e spendere nei negozi convenzionati entro i limiti della giacenza residua sul tuo conto corrente. Anche per questo non presenta i rischi spesso connessi al possesso di una carta di credito, perché il titolare non può spendere denaro che non ha e ha immediatamente accortezza di quanto abbia speso e quali siano i costi delle sue transazioni.
L’importanza del possesso di una carta bancomat è cresciuta di gran lunga negli ultimi anni in Italia, a seguito delle norme che vietano l’uso del contante per transazioni superiori ai 999 euro. Di conseguenza, prelievi e pagamenti dai mille euro potranno avvenire esclusivamente in modalità tracciabile, ovvero con l’uso di assegni o cambiali e carte di debito o credito. Questo, perché spendendo qualsivoglia cifra con una carta bancomat, per esempio, e in qualsiasi punto vendita, consente al Fisco di avere conoscenza della transazione, dato che essa sarà registrata e archiviata tra i dati relativi al correntista. Ciò dovrebbe, almeno nelle intenzioni del legislatore, disincentivare l’evasione fiscale e contrastare il riciclaggio di denaro.
La carta bancomat è comoda, perché consente anche di fare acquisti online. In questo caso, è importante utilizzare siti web sicuri, che presentino un’attestazione anti-phishing, ossia che tuteli l’acquirente dal possibile furto dei dati in rete. Nella pagina in cui avverrà l’acquisto, dovrà comparire nella barra di stato un lucchetto, che segnala la protezione in favore dell’utente. Questi sarà chiamato a inserire le cifre richieste e presenti sul retro della carta.