Risparmiare ai giorni d’oggi non è semplice, tra redditi bassi e alte tasse sono pochi gli spiccioli che restano in tasca alle famiglie, sempre se si è fortunati, perché da anni gli italiani sono costretti, al contrario, ad intaccare i propri risparmi per fare fronte alle spese ordinarie o a qualche imprevisto.
Vediamo cosa fare se si ha la possibilità di mettere da parte qualche soldo, ma allo stesso tempo non si vuole rischiare. Mettere i soldi sotto il materasso non è mai una buona soluzione. Anzitutto, perché non fruttano nemmeno un centesimo di interessi, poi, è anche pericoloso tenere denaro in casa oltre le necessità quotidiane. Quindi, una delle soluzioni più adatte potrebbe essere di aprire un libretto di risparmio postale, che presenta solide garanzie.
Per aprire un libretto di risparmio postale bisogna recarsi presso uno dei qualsiasi 14000 sportelli di Poste Italiane, sparsi su tutto il territorio nazionale. Bisogna portare un documento di identità valido per farsi riconoscere dal funzionario, il quale avrà cura di somministrarvi immediatamente un modulo da compilare con tutti i propri estremi identificativi.
L’apertura del libretto postale non implica anche la necessità di possedere un conto corrente bancario o accesso presso Poste Italiane. L’importante è essere maggiorenni. In realtà, anche un minorenne potrà aprire un libretto di risparmio postale, sempre se accompagnato da un maggiorenne, che dovrà risultare anche cointestatario. La cointestazione del libretto è possibile anche tra 2 individui maggiorenni, come nel caso di marito e moglie. E’ evidente che si sceglierà solitamente di farlo con persone di fiducia. Nel caso di cointestazione, tutti i cointestatari dovranno firmare e presentare il documento d’identità al funzionario delle Poste per essere riconosciuti .
Il denaro da accreditare sul libretto postale potrà essere consegnato a mano all’atto dell’apertura. Anzi, nella regolarità dei casi avviene proprio così. Importante sottolineare come i giorni di valuta scattino immediatamente, nel senso che il libretto inizia a produrre interessi dal giorno stesso dell’accredito della somma depositata. Inoltre, non si tratta di un conto deposito, ovvero non si è vincolati a tenere il denaro sul libretto postale per un determinato periodo. Qui, il ritiro può avvenire in qualsiasi momento (dopo l’apertura, però, a causa del disbrigo delle pratiche burocratiche, è necessario attendere almeno 10-15 giorni, prima di prelevare anche solo parzialmente le somme accreditate), senza il rischio di perdere gli interessi maturati, che saranno calcolati sulla somma fino alla data del ritiro. Gli interessi sono accreditati al 31 dicembre di ogni anno. Attenzione: il ritiro del denaro può avvenire anch’esso presso qualsiasi ufficio postale in Italia.
Dunque, il libretto di risparmio postale si configura come un vero e proprio salvadanaio, che pur non fruttando interessi allettanti (parliamo di uno strumento a rischio quasi zero), concede al risparmiatore un’ottima alternativa alla detenzione di denaro in contante.
I benefici non finiscono qui. Il titolare del libretto di risparmio può chiedere a Poste Italiane il rilascio gratuito della carta bancomat. Si tratta di un modo per evitare di richiedere all’occorrenza tutto il denaro in contante. Il bancomat collegato funziona come quello che si ha per un conto corrente bancario. E’ una tessera di plastica con banda magnetica dotata di microchip. Quest’ultimo serve per la digitazione del codice PIN di 5 cifre, che il titolare del libretto otterrà con invio al proprio domicilio e tramite una busta separata da quella con cui gli viene fatto recapitare il bancomat. Ciò è dovuto alle esigenze di sicurezza.
Digitando tale codice, il titolare ha diritto a prelevare denaro, entro i limiti della disponibilità residua sul libretto di risparmio, presso le postazioni ATM, che si trovano al di fuori di 7.000 uffici postali in Italia. In alternativa, il titolare potrà prelevare denaro all’interno dell’ufficio stesso, inserendo la carta al POS, la macchinetta allo sportello. Tuttavia, in questo caso bisogna fare la fila e l’operazione potrà essere effettuata solo durante gli orari di apertura degli uffici di Poste Italiane.
Al contempo, il bancomat consente al titolare del libretto di fare acquisti presso i punti vendita convenzionati, inserendo al POS la carta e digitando l’apposito codice PIN. Dunque, il libretto postale funziona come un normale conto corrente, ma non prevede l’applicazione di alcun costo, né all’apertura, né durante l’anno, così come non viene pagato dal cliente alcuna imposta di bollo.
E non è tutto. Alcuni tipi di libretti postali sono utilizzabili anche online, come il caso di Smart, anch’esso gratuito e che prevede la possibilità di cointestarlo fino a un massimo di 4 persone. Inoltre, permette la possibilità di ricevere bonifici da altri conti SEPA, così come di sottoscrivere Buoni fruttiferi postali. Nei mesi scorsi, tale tipologia assicurava un rendimento dell’1,50% fino al 30 giugno del 2015 per le somme versate da inizi o 2015 fino al 31 marzo, risultanti in aumento rispetto al saldo dell’anno precedente. Affatto male, se si considera che non si è tenuti al rispetto di un vincolo temporale.