Negli ultimi anni, gli acquisti online sono diventati sempre più diffusi tra i consumatori, sia per la comodità di fare compere senza spostarsi nemmeno di casa, sia perché si possono confrontare immediatamente i prezzi di diversi negozi o imprese online, restando comodamente seduti.
Gli acquisti online si effettuano con la carta di credito o il bancomat, ossia con la cosiddetta moneta elettronica. Si inserisce il numero della propria carta, dopo avere digitato l’apposito PIN e con un clic si conferma l’acquisto di uno o più beni. Tuttavia, in rete è diffuso anche il cosiddetto “phishing”, ossia quelle pratiche fraudolente di furto dei codici PIN delle carte di credito o di debito. In questi anni, nonostante la crescente sicurezza su internet, sono stati numerosi i casi di frode. Per questo, una valida alternativa alla carta di credito tradizionale è la carta di credito virtuale.
Essa è un servizio offerto dalle stesse banche emittenti le carte di credito tradizionali, senza che necessariamente abbiano un legame con queste ultime. Si tratta di carte, che prevedono un ammontare limitato da spendere online, magari finalizzate a un singolo acquisto, dotate di un codice casuale, chiamato PAN (per distinguersi dal più noto PIN ) e che hanno una scadenza breve.
Dunque, le carte di credito virtuali sono del tipo “usa e getta”, nel senso che una volta che avviene un acquisto, il codice utilizzato per la transazione scade, non è più valido e bisogna digitarne un altro, se in futuro si intende effettuare un altro acquisto. I codici di sedici cifre sono inviati dalle stesse banche, che offrono il servizio. Questo sistema consente al consumatore di avere un più alto livello di sicurezza in rete e di evitare, appunto, i casi di “phishing” e le frodi informatiche.
Così come le carte di credito tradizionali, i circuiti di appartenenza di quelle virtuali sono spesso VISA o MasterCard.
Facciamo adesso il caso di un acquisto su Amazon, per capire come funziona concretamente una carta di tipo virtuale. Prima di effettuare l’acquisto, bisogna andare sul sito della propria banca per ottenere il rilascio di un codice monouso. Successivamente, il codice deve essere associato al proprio account Amazon nel seguente modo: clicca sull’account nella sezione Pagamenti. Vai su Aggiungi una carta di credito. Inserisce il tuo indirizzo email e la password. Nella pagina successiva, inserisci tutte le informazioni richieste, oltre ovviamente al codice e alla nuova eventuale scadenza. Infine, Conferma le modifiche.
In questo modo, al tuo account è stato associato il codice della carta di credito, che ti servirà al momento di fare un acquisto e solamente per una transazione. “Mutatis mutandis”, le operazioni da compiere sono le stesse anche nei casi di acquisto diversi da quelli effettuati su Amazon.
Dall’anno 2000, Intesa-Sanpaolo e Visa hanno dato vita al progetto congiunto di Moneta Online, mentre CartaSì ha lanciato il suo progetto per i pagamenti online nel 2002, con la carta virtuale BankPass Web. In sostanza, ci si iscrive al sito dell’istituto e si invia una richiesta al momento della transazione, per ricevere il PAN. Ma anche il servizio Secure Code di PayPal non è altro che una carta di credito virtuale, lanciata ormai nel 2006. Unicredit offre, invece, Genius Card Web per i titolari di un conto corrente presso l’istituto. Anche in questo caso, il PAN si ottiene dopo averne fatto richiesta per effettuare transazioni online. E sono solo alcuni degli esempi che si possono citare di servizi di questo tipo.
Per quanto riguarda i costi, sono molto contenuti, limitati generalmente alle commissioni di ricarica e all’eventuale canone annuo. Ovviamente, moltissimo varia da banca a banca.
Da poco tempo, esiste un servizio ancora più interessante, in fatto di carte di credito virtuali e che come vedremo presenta qualche differenza da quelli sopra descritti. Risulta essere quello offerto da Abine, una società americana che si occupa di privacy e sicurezza online. Si tratta di MaskedCards del pacchetto MaskMe. In pratica, quando si effettua un acquisto in rete, MaskedCards genera un numero di carta di credito monouso e dotato di data di scadenza e codice di sicurezza, il cui nome è scelto dall’utente. In sostanza, la peculiarità di MaskedCards sta nel fatto che non viene lasciata traccia dell’identità dell’utente, in relazione alle transazioni effettuate, in quanto egli potrà decidere di cambiare di volta in volta il proprio nome, non mettendo in relazione gli acquisti con la persona. Gli addebiti saranno caricati, poi, sulle carte di credito reali, per cui non rimarranno dati sui siti presso cui sono stati compiuti gli acquisti.
In sostanza, le carte di credito virtuali servono a due scopi principali: evitare che qualche mal intenzionato ci rubi i dati di una carta di credito tradizionale, facendo acquisti online a nostre spese; mantenere il più possibile la propria privacy, visto che la transazione è associata a un codice monouso, il quale a sua volta è legato a un conto corrente dell’utente. In genere, per quanto sopra visto, potrebbe rappresentare una valida alternativa alla consueta carta di credito, anche sotto il profilo dei costi.