Le carte di credito prepagate anonime sono carte usa e getta, che consentono al possessore di utilizzarle fino al limite del plafond disponibile, senza avere la possibilità di ricaricarle, una volta esaurite. Per questo, vengono anche definite carte usa e getta.
Per le norme di contrasto all’evasione fiscale, che hanno imposto un limite di 1.000 euro all’uso del contante, non è possibile che una carta sia “anonima” oltre tale cifra. Risulta essere obbligatorio, infatti, che il titolare sia identificato, qualora voglia utilizzare una carta al di sopra dei mille euro. Essa non deve essere necessariamente collegata ad alcun IBAN e conto corrente e il suo possessore potrà fare acquisti in tutta Italia, presso i negozi convenzionati e per fare acquisti anche online. Il tipo di uso specifico varia da carta a carta e dipende essenzialmente dal circuito di appartenenza. Per esempio, se compro una carta di credito prepagata e anonima del circuito MasterCard, posso fare acquisti presso tutti gli esercizi convenzionati, che espongono un POS con il marchio MasterCard. Parliamo di milioni di negozi nella sola Italia.
Chi volesse acquistare una carta prepagata anonima, deve presentarsi presso una banca emittente. Ora, va specificato un dato: fino a qualche tempo fa, poteva non essere realmente necessario esibire alcun documento, per cui si potevano chiedere carte con plafond massimo fino ai limiti imposti dalle leggi anti-riciclaggio, senza farsi identificare. Oggi, invece, non è più così. La carta viene rilasciata, ma il richiedente dovrà, in ogni caso, esibire un documento di identità, perché l’emittente deve per legge sapere a chi sta offrendo il servizio. Il richiedente deposita la cifra che intende spendere con la carta. In genere, il rilascio prevede un costo di emissione una tantum, di pochi euro, all’incirca 5 o 10 o poco più.
Insieme alla carta, viene rilasciato un codice PIN, che sarà attivato dal cliente o dalla stessa banca e che sarà digitato dallo stesso all’atto dell’acquisto, avendo cura di tenerlo in mente. Il titolare diventa responsabile dell’uso della carta, per cui dovrà denunciare immediatamente l’eventuale furto o lo smarrimento.
Attenzione, una volta rilasciata, essa potrà essere ceduta a chiunque, per esempio, a un amico o a un parente. Gli acquisti effettuati con essa sono anonimi, nel senso che non sono collegati a un conto, né sulla carta compare un codice che lo lega univocamente al titolare. Ma per quanto sopra detto, basterebbe risalire al richiedente per sapere chi abbia la titolarità della carta stessa e attraverso di lui, conoscere eventualmente chi ne abbia il possesso reale.
In teoria, se non si volesse esibire la propria identità all’atto della richiesta, si potrebbe chiedere il favore a un conoscente di presentarsi in banca a richiedere la carta per sé, salvo farne uso personalmente. Un caso limite potrebbe essere il seguente: pago con pochi euro un extra-comunitario, il quale nulla ha da perdere, chiedendogli di richiedere per me la carta. Lui risulterà l’intestatario e io effettuerò gli acquisti in tutto anonimato. L’esempio è volutamente provocatorio, nel senso che mira a fare comprendere come potrebbe essere aggirato l’obbligo di identificazione all’atto della richiesta.
Ma vediamo quali sono le carte di credito prepagate anonime, dove per anonime intendiamo quanto sopra scritto. Una soluzione potrebbe essere la Unicreditcard Click, ideale per gli acquisti online e convenzionata con il circuito MasterCard, garantendo la possibilità di comprare in ben 28 milioni di esercizi in tutta Italia e all’estero.
Il PIN deve essere digitato per le transazioni superiori ai 25 euro di importo. Può essere ricaricata e offre un plafond massimo di 5.000 euro. All’emissione è previsto il costo una tantum di 13,50 euro. Può essere richiesta dai giovani di età dai 14 anni in su.
Un’altra carta è Euro Prima, rilasciata dalla Banca Monte Paschi di Siena. Risulta essere stata pensata soprattutto per gli studenti universitari. Fa parte del circuito PagoBancomat e il costo di emissione è di 8 euro. Può essere ricaricata con un costo massimo di 2 euro. Per richiederla, bisogna portare con sé un documento di identità in corso di validità e recarsi presso una delle filiali MPS.
Diverso è il caso della prepagata anonima XpayX, emessa dall’Istituto di Moneta Elettronica Europea e che può essere acquistata al costo di 10 euro presso gli esercizi aderenti (bar, tabaccherie, etc.). La carta fa parte del circuito MasterCard e prevede un plafond massimo di 2.500 euro disponibili nell’anno solare. All’atto di acquisto, non è necessaria la carta d’identità, ma il portatore deve apporre sul retro il proprio nome, il quale deve coincidere con la firma richiesta eventualmente, quando si paga un acquisto tramite un terminale elettronico (POS).
I prelievi in contanti costano 2,50 euro e sono ammessi fino a 250 euro al giorno (500 euro max al mese) presso i punti convenzionati IMEL.EU oppure fino all’importo massimo di 150 euro al giorno (500 al mese) presso gli ATM abilitati MasterCard. L’importo va usufruito entro la data di scadenza riportata sulla carta. Trascorsi 365 giorni dalla data di attivazione, l’importo residuo potrà essere rimborsato su richiesta del titolare con il trasferimento presso un’altra carta associata alla vecchia.