In questa guida spieghiamo il significato di break even point.
Nelle più diverse circostanze dell’esistenza vengono a determinarsi situazioni-limite in cui la soluzione sfocia inevitabilmente in un esito netto: bianco o nero, vittoria dell’uno o dell’altro, acqua piovana a sud o a nord. Non vi è possibilità di compromesso, né spazio per una vittoria, o sconfitta, comune. In tutti questi casi gli inglesi ricorrono al verbo break. Nel tennis è noto il tie break, che in pochi scambi chiude set che non paiono voler avere termine; in economia, è noto il break-even point, vale a dire il punto che pareggia ricavi e costi totali. Alla sua sinistra e a destra, l’equilibrio fra i due termini è rotto: l’azienda beneficia di un utile oppure cade in perdita. L’analisi economica che si fonda sullo studio del break-even point può essere svolta sia a livello di singola impresa che per la valutazione della redditività di un intero settore. Inizialmente vengono fatte alcune ipotesi fondamentali, tra le quali le principali sono: che l’intera quantità prodotta sia anche venduta, che il prezzo di vendita sia unico, indipendentemente dai quantitativi di merce offerta sul mercato; e che i costi dei fattori della produzione siano costanti, indipendentemente, tra l’altro, dal loro grado di utilizz
Conseguenza di tali assunti è che le curve di ricavo e di costo assumono forma di semirette intersecantesi in un unico punto, il breakeven point. La determinazione di questo punto consente di sapere immediatamente la quantità di merce che l’impresa deve produrre e vendere per raggiungere il pareggio del conto economico. Vendere una quantità superiore significherebbe per l’azienda realizzare degli utili, vendere di meno vorrebbe invece dire incorrere in perdite, tanto più pesanti quanto minore è la quantità prodotta.
Calcolare il break-even point è molto importante soprattutto nella fase precedente il lancio di un’azienda. Infatti, se questo si colloca a un livello di produzione vicino al pieno impiego dei fattori produttivi, ossia vicino al limite di massima produzione per l’impresa, il rischio che essa sia destinata a generare soltanto perdite è molto alto. Vanno poi tenute presenti le ipotesi iniziali che, se da un lato hanno il pregio di semplificare la realtà, e quindi di rendere possibile un seppur impreciso sguardo sul futuro, dall’altra tendono a sottovalutare proprio quei fattori i cui effetti sui bilanci delle imprese sono negativi.
L’analisi del break-even point può essere svolta anche a livello di settore. In tal caso l’ipotesi centrale è che lo stato della tecnica consenta, in ogni momento e per tutte le imprese, un solo modo di produrre. Determinata la quantità totale di merce che deve essere prodotta e venduta sul mercato perché i conti delle imprese siano in pareggio, si ottiene il numero massimo di aziende che vi possono operare economicamente.