Un’obbligazione è un titolo di credito che dà al possessore il diritto di ricevere a scadenze prestabilite determinate quantità di denaro, maggiori o minori in funzione dell’entità della cedola, e la restituzione integrale del capitale alla scadenza. Dal punto di vista dell’emittente, il prestito obbligazionario rappresenta uno strumento alternativo di finanziamento a debito.
Specifica caratteristica dei titoli obbligazionari è di consentire una precisa conoscenza della scansione temporale dei flussi monetari cui danno luogo. Il possessore di obbligazioni ha pertanto la possibilità di definire un proprio programma di investimenti finanziari che tenga conto non solo dell’entità dei flussi, ma anche dei costi connessi alle commissio- ni di intermediazione. Il peso delle commissioni infatti aumenta proporzionalmente al moltiplicarsi delle operazioni di investimento e disinvestimento. Di un titolo pertanto non è caratteristica di poco conto quella di offrire al possessore una conoscenza precisa della ripartizione cronologica dei flussi monetari originati.
Tale caratteristica manca all’obbligazione qualificata callable, ossia rimborsabile da parte dell’emittente prima della scadenza del prestito. Questo tipo di obbligazione, in inglese bond (ecco la ragione per cui anche in italiano è uso denotarla in gergo finanziario preponendo l’articolo maschile al sostantivo ), può essere interpretata come il risultato della fusione di una vera e propria obbligazione con un’opzione call a favore dell’emittente, dalla quale, tra l’altro, deriva il nome. Con l’emissione di callable, il debitore assume, per un verso, gli stessi impegni dell’emittente di obbligazioni, per altro verso, si riserva la facoltà di rimborsare in anticipo l’intero prestito, risparmiando in questo modo il pagamento della quota di interessi non ancora maturata. In particolare, una simile strategia verrà adottata in caso di discesa dei tassi di interesse.
Il debitore, in tali circostanze, potrà trovare conveniente ritirare tutto il prestito in circolazione, remunerato con tassi di interesse divenuti ormai elevati, e riemetterne uno nuovo a rendimento inferiore, in linea con i più bassi tassi di mercato. Se tale facoltà rappresenta un vantaggio per l’emittente, costituisce però uno svantaggio per gli investitori; i quali, pertanto, saranno disposti a sottoscrivere obbligazioni callable, soltanto a condizione che il loro rendimento, in ipotesi di non esercizio del diritto di rimborso anticipato, sia superiore a quello di prestiti obbligazionari confrontabili. Il rischio di un rimborso anticipato li induce infatti a richiedere una remunerazione extra.
Va poi tenuto conto che il rendimento del callable aumenta, di norma, in funzione dell’anticipo con il quale viene rimborsato il prestito. Ciò avviene, in particolare, nei casi in cui le obbligazioni siano collocate sotto la pari; dovendo il debitore comunque rimborsarle alla pari, l’anticipo ha infatti l’effetto di concedere al possessore la disponibilità dell’intera somma prima della scadenza, elevando così il rendimento del suo investimento iniziale.