Per richiedere il rimborso di un biglietto emesso da Trenitalia, principale operatore nel settore del trasporto ferroviario in Italia, è necessario seguire determinate procedure e conoscere quando e come si abbia diritto a una simile ipotesi. Sono diverse le ragioni per le quali si potrebbe chiedere il rimborso, per rinuncia al viaggio per i treni nazionali, per causa imputabile a Trenitalia per i treni nazionali, per rinuncia al viaggio per i treni regionali, per causa imputabile a Trenitalia per i treni regionali.
Per prima cosa, dobbiamo sapere che per i biglietti dei treni dell’importo pari o inferiore a 10 euro non è consentito il rimborso per il caso di rinuncia al viaggio per i treni regionali. In più, l’importo rimborsabile per ogni viaggiatore è calcolato sulla base delle percentuali previste. Consideriamo, poi, che per fare in modo che il rimborso sia possibile, Trenitalia deve accertare le motivazioni che stanno alla base e che l’utente deve essere in possesso di un conto corrente, visto che la somma rimborsata transiterà attraverso di esso. Se il biglietto emesso di cui si chiede il rimborso è nominativo, a potere avanzare la pretesa è solo il titolare o un altro soggetto munito di delega.
Primo caso possibile di rimborso è quello legato alla rinuncia per una qualsiasi ragione personale a viaggiare con un treno nazionale Trenitalia, dopo averne acquistato il biglietto. In questo caso, come prima cosa, bisogna verificare se il biglietto è o meno soggetto a rimborso. Se così non fosse, non ci sarebbe nulla da fare. Come abbiamo anticipato sopra, per i biglietti di importo fino a 10 euro e relativi a treni nazionali, la somma non sarà in ogni caso restituita. Per i biglietti acquistati con tariffa base, invece, vi sarà possibilità di rimborso dell’80% del prezzo, dato che Trenitalia tratterà una percentuale del 20%. Attenzione, perché la richiesta di rimborso è possibile presentarla fino alla data e all’ora prevista per la partenza, mentre successivamente si decade da ogni diritto per la restituzione di anche parte della somma versata. Vediamo cosa succede se si tratta di un biglietto acquistato in promozione. Parliamo di biglietti andata e ritorno in giornata o nel fine settimana, così come di CartaFreccia Young, CartaFreccia Senior, Carta Freccia Special e Speciale 2×1, oltre che di quelli acquistati con tariffa Super Economy ed Economy. In tutti i suddetti casi non è possibile richiedere il rimborso, mentre condizioni contrattuali diverse esistono per i biglietti staccati con Offerta Famiglia, che fino al momento della partenza risultano rimborsabili all’80% del loro prezzo, trattenendo Trenitalia il 20%.
I casi di cui sopra riguardano, come detto, la rinuncia al viaggio sui treni nazionali per motivazioni non imputabili a Trenitalia. Vediamo cosa accade, invece, se il treno parte in ritardo o se non parte proprio. Vediamo per i treni nazionali. Due i casi, biglietto non utilizzato e biglietto parzialmente utilizzato. Nel primo caso, il rimborso può essere richiesto a Trenitalia integralmente e la società non applicherà alcuna trattenuta. Tuttavia, per fare in modo che ciò accada, bisogna rientrare in almeno una delle seguenti casistiche,: ritardo della partenza di almeno un’ora, blocco della partenza da parte di un’autorità pubblica, ritardo atteso prima della partenza di almeno un’ora, tale da indurre il viaggiatore a prendere un mezzo alternativo, soppressione del treno o della carrozza cuccetta o VL o Excelsior o del servizio auto moto al seguito, posto prenotato non disponibile, assegnazione di posto cuccetta, VL ed Excelsior diverso da quello prenotato, ritardo nella consegna del biglietto acquistato sul sito o tramite call center.
Se sono stati rilasciati più biglietti, nei casi sopra indicati è previsto il rimborso per tutti i titoli emessi, così come per il caso di rimborso del biglietto di andata, è anche previsto il rimborso anche del biglietto di ritorno eventualmente già acquistato. Diverso il caso di biglietto parzialmente inutilizzato. Il rimborso integrale e senza trattenuta di parte del prezzo è possibile nei casi di partenza bloccata da un’autorità pubblica, di interruzione della linea o soppressione di un treno già prenotato, di impossibilità a prendere la coincidenza per un ritardo dovuto a Trenitalia. Ma anche quando è oggettivamente previsto un ritardo di almeno un’ora della partenza, non ci si avvale di un mezzo alternativo e non vi è richiesta di tornare alla stazione di partenza, così come per i casi di discrepanza tra prenotazione effettuata e servizio effettivamente goduto.
Per quanto riguarda i treni regionali è presente un limite sopra ogni altro, la richiesta di rimborso deve avvenire entro le ore 23:59 del giorno precedente la partenza, altrimenti si decade da ogni diritto. Questa richiesta scritta può essere inviata alla Direzione Regionale o Provinciale competente per stazione di partenza, mentre per i biglietti elettronici regionali ci si può rivolgere all’applicazine Trenitalia o al sito. Sarà trattenuto il 20% della somma, ma se al netto di tale percentuale si ha una somma pari o inferiore agli 8,00 euro, il rimborso non sarà possibile. Infine, per i biglietti parzialmente inutilizzati si avrà diritto a un rimborso pari alla differenza tra prezzo totale e percorso effettuato.