La rinuncia all’incarico di Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) è una procedura che può rendersi necessaria per svariati motivi, tra cui sopravvenuti impedimenti personali, incompatibilità o altre circostanze che ostacolano lo svolgimento dell’incarico affidato dal giudice. Compilare correttamente la richiesta di rinuncia è fondamentale per garantire la trasparenza e il rispetto delle procedure giudiziarie. In questa guida troverai una spiegazione chiara dei passaggi da seguire per redigere la rinuncia all’incarico di CTU, insieme a un fac simile che potrai utilizzare come modello per la tua comunicazione.
Come scrivere rinuncia incarico CTU
La rinuncia all’incarico di Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) costituisce l’atto formale con cui il consulente nominato dal giudice dichiara la propria impossibilità o indisponibilità ad assumere o proseguire l’incarico conferitogli nell’ambito di un procedimento civile. Tale facoltà, disciplinata dal codice di procedura civile e dalle relative norme di attuazione, trova fondamento nella necessità di garantire il corretto svolgimento dell’attività processuale e il rispetto dei principi di imparzialità, terzietà e competenza del consulente, oltre che nel diritto del CTU di non essere costretto a svolgere un incarico quando sussistano cause ostative di carattere oggettivo o soggettivo.
L’atto di rinuncia deve essere redatto in forma scritta e indirizzato al giudice che ha conferito l’incarico, solitamente tramite deposito presso la cancelleria del tribunale competente o, ove previsto, mediante invio telematico secondo le regole del Processo Civile Telematico. È essenziale che il documento sia chiaro e motivato, poiché il mero rifiuto immotivato o tardivo può dar luogo a responsabilità disciplinari o alla condanna al risarcimento di eventuali danni conseguenti al ritardo nel procedimento.
La rinuncia deve innanzitutto contenere l’indicazione precisa della procedura a cui si riferisce, specificando il numero di ruolo generale del procedimento, le parti coinvolte, il giudice procedente e la data di conferimento dell’incarico. È necessario identificare senza ambiguità il consulente che intende rinunciare, riportando i propri dati anagrafici e gli estremi di iscrizione all’albo dei consulenti tecnici del tribunale.
Un elemento imprescindibile dell’atto di rinuncia è la motivazione, che deve essere circostanziata e fondata su ragioni legittime. Tali motivi possono essere rappresentati, ad esempio, da situazioni di incompatibilità o conflitto di interessi sopravvenuti, da impedimenti personali gravi e documentati (come malattia, gravi lutti o altri eventi che rendano impossibile l’adempimento dell’incarico), oppure da ragioni oggettive che impediscano lo svolgimento diligente e tempestivo della consulenza. In alcuni casi può essere richiesto di allegare idonea documentazione a supporto delle ragioni addotte, soprattutto quando si invochino motivi di salute o impegni professionali inderogabili.
La rinuncia deve essere tempestiva, ossia presentata non appena il CTU venga a conoscenza delle cause ostative, e comunque prima di aver espletato attività significative nell’ambito dell’incarico stesso. Qualora la rinuncia intervenga dopo l’accettazione dell’incarico e l’avvio delle attività, il consulente ha l’obbligo di rendere conto delle attività eventualmente già compiute e di mettere a disposizione la documentazione raccolta, affinché il giudice possa valutare l’opportunità di nominare un nuovo consulente e garantire la continuità delle operazioni peritali.
Infine, l’atto deve contenere una richiesta espressa al giudice di essere autorizzato a rinunciare, poiché la rinuncia produce effetti solo dopo che il giudice l’abbia accolta con apposita ordinanza. Fino a tale momento il CTU è tenuto a garantire la propria disponibilità e a non interrompere l’attività senza autorizzazione, a meno che non sussistano cause di forza maggiore.
In conclusione, la rinuncia all’incarico di CTU è un atto giuridico formale che richiede precisione, completezza e motivazione adeguata, al fine di tutelare sia l’interesse pubblico al corretto svolgimento del processo, sia le ragioni personali o professionali del consulente.
Fac simile rinuncia incarico CTU
Il sottoscritto Dott./Avv./Ing./Arch. [Nome e Cognome], nato a [luogo di nascita] il [data di nascita], residente in [indirizzo], Codice Fiscale [codice fiscale], nominato Consulente Tecnico d’Ufficio nel procedimento civile n. [numero di ruolo] pendente innanzi al Tribunale di [sede], tra [parte attrice] e [parte convenuta], espone quanto segue:
Premesso che:
– in data [data di nomina], lo scrivente ha ricevuto incarico, quale CTU, dal Giudice [nome del giudice];
– per motivi di natura [indicare la motivazione, ad esempio: personale, professionale, di incompatibilità, di salute], non è in grado di accettare/portare a termine l’incarico affidatogli, non potendo garantire il rispetto dei tempi e delle modalità richieste dall’Autorità Giudiziaria;
tanto premesso,
COMUNICA
la propria formale rinuncia all’incarico di Consulente Tecnico d’Ufficio nel procedimento in oggetto, con riserva di fornire ogni ulteriore informazione e documentazione eventualmente richiesta dalla S.V. Ill.ma.
Resta a disposizione per ogni chiarimento ritenuto necessario.
Distinti saluti.
[Luogo], [data]
[Firma]