Nel corso della propria attività lavorativa, può capitare che un architetto si trovi nella necessità di rinunciare a un incarico professionale già accettato, per motivi personali o professionali. In queste situazioni, è fondamentale procedere con correttezza e trasparenza, comunicando la propria decisione al cliente in modo formale e rispettoso delle normative vigenti e delle regole deontologiche della professione. In questa guida troverai tutte le indicazioni utili su come compilare correttamente una lettera di rinuncia all’incarico professionale di architetto, insieme a un fac simile che potrai utilizzare come modello per redigere la tua comunicazione.
Indice
Come scrivere rinuncia incarico professionale architetto
La rinuncia all’incarico professionale da parte di un architetto rappresenta l’atto formale attraverso il quale il professionista comunica al proprio cliente la volontà di interrompere anticipatamente il rapporto di collaborazione instaurato, cessando così ogni obbligazione derivante dal contratto professionale. Questo atto ha rilevanza sia dal punto di vista deontologico, in quanto regolato dalle norme che disciplinano la professione dell’architetto, sia dal punto di vista civilistico, poiché incide sui diritti e doveri delle parti coinvolte.
La comunicazione di rinuncia deve essere redatta in modo chiaro, completo e motivato. Essa deve innanzitutto identificare con precisione le parti coinvolte, ossia il professionista e il committente, e fare riferimento all’incarico specifico oggetto di rinuncia, indicando eventualmente il contratto o l’accordo che ha dato origine al rapporto professionale. Deve essere precisata la volontà inequivocabile dell’architetto di interrompere la propria attività, esplicitando la data dalla quale la rinuncia avrà efficacia, nel rispetto del preavviso previsto dalla legge, dal codice deontologico o dal contratto.
È fondamentale che la rinuncia sia motivata, anche se la legge consente al professionista di recedere in ogni momento dall’incarico per giusta causa. Le ragioni possono essere varie: il venir meno del rapporto di fiducia, l’impossibilità di svolgere l’incarico per cause non imputabili all’architetto, il mancato pagamento dei compensi pattuiti, oppure situazioni di conflitto di interesse. La motivazione, sebbene non sempre obbligatoria, è raccomandata ai fini della trasparenza e della correttezza professionale, nonché per tutelare il professionista da eventuali contestazioni.
Inoltre, la comunicazione deve contenere un riepilogo dello stato di avanzamento delle prestazioni fino a quel momento eseguite, includendo l’indicazione delle attività già svolte, dei documenti prodotti e delle pratiche eventualmente ancora in corso presso enti o amministrazioni. È buona prassi che l’architetto si renda disponibile a collaborare per il passaggio di consegne e la trasmissione della documentazione necessaria al cliente o a un eventuale nuovo professionista incaricato, così da non arrecare pregiudizio agli interessi del committente.
Dal punto di vista economico, la rinuncia deve menzionare le spettanze maturate fino alla data di efficacia della stessa, con indicazione dei compensi dovuti per le prestazioni già rese e delle eventuali somme ancora da corrispondere, allegando ove possibile una nota dettagliata delle attività svolte e dei relativi importi.
Infine, la comunicazione di rinuncia deve essere trasmessa al cliente con modalità idonee a garantire la prova della ricezione, come la raccomandata con ricevuta di ritorno o la posta elettronica certificata (PEC), così da evitare contestazioni sull’effettiva comunicazione dell’atto. In caso di incarichi che prevedano rapporti con pubbliche amministrazioni o privati terzi, può essere necessario informare anche tali soggetti dell’intervenuta rinuncia, in modo da assicurare la corretta e tempestiva gestione delle pratiche in corso.
In sintesi, la rinuncia dell’architetto all’incarico professionale è un atto formale che tutela sia il professionista sia il cliente e deve essere redatto con attenzione, completezza e rispetto delle norme deontologiche e contrattuali, al fine di garantire chiarezza, trasparenza e la corretta conclusione del rapporto professionale.
Fac simile rinuncia incarico professionale architetto
Il sottoscritto [Nome e Cognome], nato a [luogo di nascita] il [data di nascita], residente in [indirizzo completo], iscritto all’Ordine degli Architetti di [provincia] al n. [numero], in riferimento all’incarico professionale conferitomi in data [data incarico] relativo a [breve descrizione dell’oggetto dell’incarico], con la presente comunica la propria irrevocabile rinuncia all’incarico medesimo, per motivi di natura professionale e personale che non consentono la prosecuzione dell’attività affidatami.
Tale decisione, maturata dopo attenta valutazione, intende garantire la massima correttezza deontologica e trasparenza nei confronti del Committente [nome del committente e, se del caso, società], nonché assicurare che lo svolgimento dell’incarico possa essere affidato a un altro professionista che possa garantire la necessaria continuità e qualità della prestazione.
Mi impegno a consegnare tutta la documentazione tecnica e amministrativa prodotta fino alla data odierna, nonché a fornire la massima collaborazione per agevolare il passaggio di consegne, entro e non oltre [data limite per la consegna della documentazione], al fine di non arrecare pregiudizio allo stato di avanzamento delle attività.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e, ove necessario, per un incontro volto alla definizione delle modalità operative della cessazione dell’incarico e della relativa rendicontazione delle prestazioni svolte sino alla data odierna.
Cordiali saluti.
[Luogo], [Data]
[Firma]
[Nome e Cognome]