La domiciliazione bancaria è un servizio accessorio,che le banche forniscono ai titolari di un conto corrente aperto dal cliente presso di loro. Negli ultimi anni, tale servizio viene sempre più utilizzato dalle famiglie, grazie alla sua comodità e spesso alla convenienza.
Esso consiste nella possibilità per il cliente di addebitare determinate utenze domestiche, come la bolletta della luce, del telefono, del gas, l’Adsl, il canone Rai, il bollo auto, oltre che ogni altro pagamento relativo alle rate di un prestito o di un mutuo acceso.
Vediamo nel dettaglio come funziona. Il cliente impartisce alla propria banca l’ordine di pagare a scadenze regolari una o più utenze o rate di finanziamenti, addebitandole sul conto corrente. In altri termini, si autorizza l’istituto a pagare in propria vece i creditori di servizi o prestiti a scadenze regolari e in via automatica. Infatti, tali pagamenti non devono essere autorizzati di volta in volta, essendo sufficiente la sola autorizzazione iniziale per tutti i successivi pagamenti e fino alla revoca della medesima.
Fino a quando il conto corrente era poco diffuso tra gli italiani, il concetto di domiciliazione bancaria risultava spesso ignoto ai più. Negli ultimi anni, però, il ricorso all’accensione di un conto bancario è stato di dimensioni di massa, perché è attraverso di esso che ormai si pagano gli stipendi ai lavoratori e si accreditano bonifici. Chi è sprovvisto di un conto corrente risulta molto limitato nella sua capacità di accettare pagamenti. A dirla tutta, anzi, moltissime aziende pretendono che il lavoratore abbia un conto corrente, non potendo altrimenti accreditargli lo stipendio.
Una spinta in questa direzione è stata impressa anche dalle ultime iniziative legislative, come il divieto di uso del contante per cifre superiori ai 999 euro, il che ha costretto milioni di italiani, prima sprovvisti, ad accendere un conto corrente anche solo per ricevere o effettuare il pagamento di un canone di locazione.
Visto il mercato dei conti correnti si è allargato e la concorrenza, inizialmente spesso incentrata sui tassi offerti, si è spostata sull’erogazione di servizi collegati, la domiciliazione bancaria è diventata uno degli strumenti che praticamente ormai tutte le banche garantiscono ai loro clienti. La si trova tra le condizioni contrattuali e dovremmo stupirci se non la trovassimo, essendo quasi scontato che vi sia. Altro aspetto importante: sempre o quasi sempre è un servizio gratuito.
Si capisce anche per questo il perché sia, quindi, così utilizzata tra le famiglie. Immaginiamo di avere accesso un prestito e che dobbiamo pagare, pertanto, le rate mensili, di dovere pagare ogni mese la bolletta del telefono, quella del gas, quella dell’abbonamento alla TV satellitare, a una rivista, ogni due mesi quella della luce, ogni anno il bollo auto e il canone Rai, ogni trimestre la rata condominiale. Ebbene, si tratta di diverse decine di scadenze, peraltro, quasi mai coincidenti, perché una bolletta scade il 13, una il 18, la rata del prestito il 22.
Una persona che lavora ha tante difficoltà a seguire tali scadenze, anche perché per alcune di loro si rende spesso necessario effettuare il pagamento alle poste, dove ci si dovrebbe mettere in fila magari per qualche ora e per più volte al mese. Non di rado, molti si prendono una pausa dal lavoro per il disbrigo di tali incombenze. Perché mai, se possiamo con tutta tranquillità pagare in automatico, senza spostarci da casa e senza nemmeno spendere quell’euro e poco più dovuto per il bollettino.
Ecco perché milioni di famiglie preferiscono di gran lunga domiciliare le utenze domestiche sul proprio conto corrente, anche per evitare di trovarsi nella sgradevole situazione di avere dimenticato una scadenza e di vedersi recapitare un sollecito di pagamento. Con la domiciliazione bancaria, infatti, non serve alcun pro-memoria. Il pagamento parte in automatico alla data indicata e che può a sua volta essere modificata anche direttamente online dal titolare del conto, nel caso in cui fossero variati i termini di pagamento.
Per contro, bisogna avere l’accortezza di lasciare sul conto corrente una giacenza minima sufficiente a coprire i pagamenti, altrimenti questi non potranno essere effettuati, rischiandosi anche in questo caso di vedersi spedire al domicilio un sollecito per una o più rate o bollette non pagate regolarmente.
Un altro aspetto importante è che l’autorizzazione ai pagamenti può essere revocata in ogni momento e diviene valida, in genere, dal mese successivo a quello in cui viene segnalata. A quel punto, se per errore la banca effettua ugualmente l’addebito, diviene passibile di richiesta di risarcimento da parte del cliente.
Non si riscontrano praticamente quasi mai disguidi con i gestori di compagnie elettriche, telefoniche, del gas, ma bisogna stare attenti a comunicare loro il cambio delle modalità di pagamento, nei casi di revoca della domiciliazione bancaria, perché chiaramente se non sono avvertiti, si troverebbero a non capire il perché del mancato accredito di una scadenza, confondendolo per un mancato pagamento.