Il titolare di un conto corrente potrebbe decidere di chiuderlo o perché intende aprirlo presso un altro istituto che abbia offerto condizioni più convenienti o perché potrebbe essere venuto meno il rapporto di fiducia con la propria banca o anche per l’assenza di denaro e delle operazioni che avevano reso necessario il mantenimento del c/c. La legge vieta alla vecchia banca di applicare oneri per la chiusura di un conto, diversi dalle imposte di bollo e le spese di gestione.
Il caso più semplice si ha quando il cliente intende chiudere il conto corrente presso una banca per aprirne uno nuovo presso un’altra banca. Questo, perché sarà il nuovo istituto ad occuparsi essenzialmente delle procedure di trasferimento del c/c, mentre la vecchia banca è tenuta per legge ad agevolare tale passaggio e ad evitare pratiche dilatorie, che abbiano il fine di disincentivare il cambio.
Il cliente dovrà compilare alcuni moduli prestampati che la nuova banca gli farà sottoscrivere e che successivamente invierà alla vecchia banca.
Attenzione, perché sul conto corrente possono essere generalmente attivi diversi servizi, quali la domiciliazione delle bollette delle utenze domestiche, il R.I.D., i bonifici, il dossier titoli, etc. Sarà cura del cliente decidere quali servizi trasferire e quali eventualmente mantenere attivi sul vecchio conto.
Il R.I.D., Rapporto Interbancario Diretto, è un servizio che su accettazione del titolare del conto consente a quest’ultimo di pagare determinate spese, bollette, rate di prestiti, mutui, attraverso l’addebito diretto sul conto corrente. Per trasferire il R.I.D. è necessario fare richiesta alla nuova banca e compilare il modulo da questa somministrato, dove dovranno essere inserite le informazioni relative al vecchio conto e reperibili da qualunque estratto, del nuovo conto, i cui dati saranno forniti dall’addetto della nuova banca, le informazioni relative al titolare del conto di addebito, la data dalla quale si desidera rendere effettiva la domiciliazione presso il nuovo conto e, infine, la data di revoca del servizio dal vecchio conto. Per una questione di sicurezza è consigliabile indicare una data di revoca successiva a quella di domiciliazione presso il nuovo conto.
Il titolare dovrebbe mantenere sul vecchio conto un importo sufficiente al pagamento dei servizi attivati per la fase di transizione tra vecchio e nuovo conto. In ogni caso, il passaggio deve realizzarsi entro 10 giorni dalla richiesta. Sarà cura della nuova banca, poi, informare la vecchia banca del trasferimento, informare il cliente delle domiciliazioni trasferite e di quelle che eventualmente non sono state possibili trasferire, dare comunicazione alle aziende beneficiarie dell’addebito con R.I.D. del trasferimento.
I bonifici sono ordini di pagamento che possono essere trasmessi in favore di un titolare di conto corrente o al contrario potrebbe essere proprio quest’ultimo a ordinare un pagamento dal suo conto. Il servizio di ricezione e di addebito con bonifico può essere trasferito presso un nuovo conto con una procedura del tutto simile a quella sopra descritta per i R.I.D.
Per il passaggio, il cliente deve recarsi presso il nuovo istituto e compilare il modulo da questi fornito, dove dovranno essere indicati i dati relativi al vecchio conto e all’intestatario ed eventuali co-intestatari, nonché la data a partire dalla quale la nuova banca dovrà eseguire i pagamenti continuativi. Essi possono consistere in pagamenti con frequenza regolare, come il pagamento delle tasse universitarie, della retta scolastica, di quella di una casa di cura, etc. Anche in questo caso il servizio di trasferimento deve avvenire entro 10 giorni dalla richiesta e la vecchia banca sarà tenuta a girare sul nuovo conto i bonifici eventualmente ancora accreditati sul vecchio per i dodici mesi successivi alla data del trasferimento. Uguali al caso sopra descritto gli obblighi a carico della nuova banca.
Un altro servizio che può essere trasferito, nel caso sia stato attivato sul vecchio conto corrente è il dossier titoli. In questo caso, la nuova banca non solo dovrà informare il cliente dell’avvenuto trasferimento, bensì pure dell’andamento dei titoli dell’investimento. Il cliente dovrà farne richiesta alla nuova banca e compilerà il relativo modulo. Quanto ai tempi del trasferimento, essi variano a seconda degli investimenti realizzati.
La vecchia banca ha anch’essa alcuni obblighi, quali la comunicazione alla nuova banca delle informazioni utili a identificare gli ordini di pagamento con R.I.D. e bonifici, nonché relative al dossier titoli. Deve, inoltre, provvedere al trasferimento sul nuovo conto del residuo attivo e, infine, dovrà chiudere il conto stesso.
Fin qui ci siamo occupati della chiusura di un conto corrente per aprirne uno nuovo. Potrebbe essere che un conto venga chiuso senza che se ne apra un altro. In questo caso, il cliente dovrà recarsi personalmente presso la banca e fare richiesta di chiusura del conto, oppure potrà inviarle una raccomandata con ricevuta di ritorno con la quale si richiede la chiusura.
Infine, il cliente dovrà restituire alla banca gli strumenti di pagamento connessi al conto da chiudere, quali la carta di credito, il bancomat e il libretto degli assegni.