n questo articolo mettiamo a disposizione alcune informazioni utili su come aprire un Bed and Breakfast in modo semplice.
Bed and Breakfast è un’espressione inglese, oggi molto utilizzata anche in Italia, che significa letteralmente letto e colazione. Essa contraddistingue quelle attività svolte da un soggetto, in genere, una famiglia, di affitta-camere e di servizio della colazione per turisti. Infatti, sono compresi tra i servizi offerti l’affitto di una stanza per dormire con annessi servizi igienici, il cambio delle lenzuola, la pulizia delle camere e la somministrazione della colazione, ossia di alimenti non manipolati.
L’attività deve essere esercitata in un’abitazione, che l’affittuario utilizza almeno in parte per risiedervi. Il numero massimo delle stanze affittabili e altri aspetti della disciplina sono differenti da regione a regione.
Di seguito, però, riassumiamo alcune caratteristiche comuni in tutta Italia: il numero massimo delle stanze affittate non deve essere superiore a tre (fino a 5-6 in alcune regioni) e il numero massimo dei posti letto non può eccedere il numero di sei (12 in alcune regioni9. I locali devono godere dei requisiti igienico-sanitari previsti dal regolamento comunale in cui ha sede il bed and breakfast, dei requisiti previsti del regolamento d’igiene e in materia di sicurezza e per la sommistrazione di cibi e bevande. La pulizia delle stanze deve essere effettuata almeno tre volte a settimana e a ogni cambio dell’ospite, così come i servizi igienici devono essere puliti quotidianamente.
Per l’avvio di un’attività di bed and breakfast, il titolare deve denunciare l’inizio attività al Comune di residenza. In ossequio alla normativa sugli affitta-camere, le presenze vanno registrate e comunicate alle autorità di Pubblica Sicurezza. Al contempo è obbligatoria la sottoscrizione di una polizza assicurativa contro gli eventuali danni che si potrebbero verificare agli ospiti dentro i locali. Al contempo, alla Provincia vanno comunicate le proprie generalità, il numero delle stanze, le tariffe (determinate in piena libertà) e il periodo di apertura. In più, agli organi competenti vanno comunicati i movimenti relativi agli ospiti, ai fini di rilevazione statistica.
Se l’attività è svolta in modo saltuario, non è necessaria l’apertura della Partita IVA, né bisogna iscrivere l’attività nel Registro delle Imprese, mentre ha accesso alle agevolazioni fiscali previste. I controlli preliminari e la vigilanza sono di competenza del Comune.
Va precisato che l’apertura di un Bed and Breakfast non muta la destinazione d’uso dell’abitazione, mentre la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la previsione precedente dell’approvazione necessaria del condominio, qualora l’immobile usato allo scopo fosse un appartamento.
Inoltre, l’immobile può essere di proprietà o in affitto, ma è necessario che il titolare via abbia se non la residenza, almeno la dimora. Tuttavia, la normativa cambia da comune in comune, con riguardo alla documentazione da inviare per aprire un bed and breakfast.
In generale, possiamo affermare che bisogna inviare la documentazione al Comune in cui si trova l’abitazione. La procedura è oggi snellita in molti casi dall’istituzione degli sportelli unici, in altri casi bisogna limitarsi a segnalare al Comune l’inizio dell’attività, dopo avere, però, espletato le procedure preliminari sopra indicate per essere autorizzati ad esercitare una tale attività, per quanto saltuaria.
Consigliamo, quindi, di consultare la normativa seguita nello specifico Comune, semplicemente collegandosi al sito web, dove saranno certamente riportate le procedure per l’apertura di un bed and breakfast, sempre più numerosi nel nostro paese, anche grazie alle generose esenzioni fiscali di cui l’attività spesso gode.
Come sopra detto, le tariffe praticate vanno comunicate alla Provincia e per quanto esse siano libere, non potranno superare i massimi o essere più bassi dei minimi segnalati.
A volte si fa confusione su un punto: la legge prevede che la Partita IVA non sia necessaria per esercitare l’attività di un bed and breakfast, se essa viene svolta saltuariamente. Sulla saltuarietà, tuttavia, non tutti hanno le idee chiare. Molti pensano, ad esempio, che sia sufficiente chiudere l’attività almeno 60 giorni prima che scatti l’anno dall’inizio dell’apertura, in modo che non si raggiungano i requisiti minimi di imprenditorialità, che a loro volta implicano la necessaità che si apra la Partita IVA.
Il problema è che in alcune regioni non è consentita l’attività del bed and breakfast in modo imprenditoriale, per cui, in teoria, il bandb andrebbe chiuso e si dovrebbe aprire una nuova attività di affitta camere.
Ai fini Irpef, poi, si segnala che per ricevute di importo superiore a 77,47 euro va posta una marca da bollo di 1,81 euro, che è obbligatoria anche per importi inferiori, nel caso in cui l’ospite voglia scaricare la ricevuta dalle tasse come costo aziendale. La ricevuta deve avere numero progressivo e indicare la data.
Affinché si certifichi al Comune che l’immobile abbia i requisiti normativi, in termini urbanistici, anti incendio e sanitari, è necessario, prima dell’apertura, incaricare un geometra per la verifica.
Altri aspetti comuni a tutte le regioni e città italiane riguardano, poi, la dotazione obbligatoria di energia elettrica, di acqua calda e di riscaldamento. Quanto, infine, alla colazione, vanno serviti solo cibi confezionati e non manipolati- E’ consentito solo il loro riscaldamento.