Il codice tributo 9001 è quello relativo alle comunicazioni di irregolarità inviate dall’Agenzia delle Entrate al contribuente e relativo a un controllo automatico. Nel caso in cui tale irregolarità viene contestata, il contribuente ha a disposizione due strade, riconoscere l’errore e provvedere al pagamento del dovuto, oppure contestare la comunicazione, in quanto ritenuta erronea.
Nel primo caso, bisogna pagare con il modello F24 presso un ufficio postale, la banca o un agente di riscossione. L’importo da versare sarà uguale alla differenza contestata, aumentata degli interessi più della sanzione. Se il contribuente paga entro trenta giorni dalla contestazione dell’Agenzia delle Entrate, la sanzione è ridotta a un terzo (al 10% della maggiore imposta dal 30% ordinario previsto), fermo restando il pagamento degli interessi maturati. Per i redditi soggetti a tassazione separata, non è dovuta alcuna sanzione, se il pagamento è effettuato entro 30 giorni dalla contestazione o dalla data di un’eventuale rettifica successiva dell’ufficio. Resta al 30%, se esso è tardivo.
Nel caso in cui, invece, il contribuente ritiene che la contestazione sia illegittima, frutto di errore, se è conseguenza di un controllo automatico, potrà rivolgersi al Centro di assistenza multi canale, chiamare al numero 848 800 444 (la documentazione potrà essere spedita anche via fax), potrà rivolgersi all’Agenzia delle Entrate (fornendo tutti i dati a riprova del presunto errore commesso dal controllo automatico), accedere al canale di assistenza Civis (se si è abilitati ai servizi telematici Fisconline e Entratel) e ancora richiedere assistenza tramite la posta elettronica certificata, inviando un’email all’indirizzo dc.sac.controllo_automatizzato@pce.agenziaentrate.it.
Nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate rettifica anche solo parzialmente la contestazione precedente, l’ufficio rilascerà al contribuente un nuovo F24 con il nuovo importo da pagare. Dalla data di rilascio del secondo F24 scattano i nuovi 30 giorni, entro i quali procedere al pagamento con la sanzione ridotta (o nulla, nel caso di redditi soggetti a tassazione separata).
Il contribuente potrà pagare l’intero importo in un’unica soluzione o ratealmente. Nel caso di importi fino a 5 mila euro, può essere richiesta una rateizzazione fino a 6 pagamenti trimestrali, mentre per cifre superiori le rate trimestrali possono arrivare fino a 20, purché si abbiano i requisiti richiesti per avvalersi di questa procedura. Bisogna fare attenzione, quindi, di essere in possesso delle condizioni previste.
La comunicazione, non essendo una pretesa tributaria definita, non può essere impugnata dal contribuente, in quanto essa ha valore di richiesta di chiarimento in via preventiva delle anomalie riscontrate in fase di controllo automatico, non comportando effetti negativi automatici immediati.