Il codice tributo 4001 è quello che bisogna inserire nel modello F24 per dichiarare il pagamento a saldo dell’Irpef. Esso può essere utilizzato sia per gli importi a debito e sia per quelli a credito da compensare e fa riferimento al DPR 917 del 1986.
Possiamo riportare un esempio concreto per comprendere il significato del codice tributo 4001. Il quadro F del modello 730, ad esempio, è composto da 8 sezioni, nelle quali sono riportati i seguenti dati
Nella sezione I vanno inseriti i versamenti relativi all’acconto Irpef, all’acconto addizionale comunale Irpef, all’acconto per la cedolare secca e per la rideterminazione degli acconti, se si tratta di immobili di interesse storico-artistico; nella sezione II, le altre ritenute subite; nella sezione III, le eccedenze risultanti dalle dichiarazioni precedenti; nella sezione IV, le ritenute e gli acconti sospesi per eventi eccezionali; nella sezione V, la rateizzazione del saldo dovuto nell’esercizio e degli eventuali acconti per l’esercizio successivo; nella sezione VI, le soglie di esenzione dell’addizionale comunale; la sezione VII va compilata solo nel caso di presentazione del modello 730 integrativo e, infine, nella sezione VIII vanno riportati gli altri dati.
In tutte le sezioni deve essere indicato il codice del tributo, bisogna indicare la rata nel caso di rateizzazione del versamento e il periodo di imposta di riferimento. I codici di tributo riferiti al versamento dell’Irpef sono i seguenti: 4001 per i versamenti a saldo, 4033 per i versamenti relativi al primo acconto e 4034 per i versamenti relativi al secondo acconto.
Nel caso di versamento del saldo Irpef, quindi, va inserito nel primo rigo il codice di tributo 4001 al campo rateazione, al campo anno di riferimento e al campo importi a debito versati.
Accanto al codice di tributo 4001, c’è lo spazio riservato alla modalità di utilizzo, che può essere per versare le imposte a debito o per fruire di importi a credito. Il termine D indica che si sta utilizzando il tributo per versare un’imposta a debito; il termine R che lo si sta utilizzando per fruire di un importo a credito; il termine E indica che lo si sta utilizzando per entrambi gli scopo e, infine, il termine R indica che il tributo è utilizzabile solo presso il Concessionario della riscossione competente, in considerazione del proprio domicilio fiscale.
Alla colonna Rateazione va inserita la rata oggetto di pagamento e il numero di rate in tutto. Successivamente, alla voce Anno di riferimento va inserito l’esercizio a cui il versamento si riferisce. Seguono il codice dell’ufficio e quello dell’atto.