Vi spieghiamo brevemente a cosa fa riferimento il codice tributo 3850. Le nuove imprese devono registrarsi alla Camera di Commercio, presentando domanda di inserimento nell’apposito registro. L’operazione comporta anche il pagamento di un’imposta annuale. Dal momento della registrazione, c’è tempo fino a 30 giorni per pagare il tributo, o recandosi presso la Camera di Commercio o tramite l’F24.
Per i pagamenti annuali, invece, la data di scadenza è fissata al 16 giugno. Qualora cada in data festiva, si potrà rinviare il pagamento al primo giorno lavoratorivo successivo.
E’ anche prevista la possibilità di pagare in ritardo l’imposta, ma con un aggravio. Se il pagamento avviene entro il mese di luglio, la maggiorazione sarà pari allo 0,4%, mentre se avviene entro agosto, sarà dello 0,8%.
Quanto all’importo da pagare, esso dipende dalle direttive del Ministero dello Sviluppo e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il codice tributo da utilizzare per la relativa imposta è, appunto, il 3850.
Nel caso ci si avvalga del modello F24 per provvedere al pagamento, bisogna inserire negli appositi spazi il codice fiscale, i dati anagrafici e il domicilio fiscale. Se sono dovuti tributi a diverse Camere di Commercio, bisogna indicare i relativi codici e gli importi per ciascuna.
Abbiamo già detto che il contributo previsto per la Camera di Commercio è il 3850, ma nel caso di ritardi nei pagamenti, vanno inseriti i seguenti codici: codice 3851 per gli interessi per omesso o tardivo versamento del diritto annuale; codice 3852 per le sanzioni per omesso o tardivo versamento del diritto annuale.
Oltre ai codici, vanno indicati l’anno di riferimento del versamento effettuato; il codice della Camera di Commercio a cui è destinato il pagamento; gli altri dati generali richiesti per completare il modello F24.
Quanto si paga per il contributo che va sotto il codice tributo 3850? Come detto, dipende dalle tabelle del ministero. Per l’anno 2014, l’imposta minima è stata prevista in 200 euro per le imprese con fatturato annuo fino a 100.000 euro (88 euro per le imprese individuali). Per fatturato compreso tra 100.000 e 250.000 euro, il costo sale dello 0,015% sulla parte eccedente i 100.000 euro; per un fatturato tra 250.000 e 500.000 euro, si applica un’addizionale dello 0,013% sopra i 250.000 euro, fino a un milione di euro dello 0,01% sopra i 500.000 euro e così via, fino a un versamento massimo di 40.000 euro.
Per la sede territoriale è previsto un contributo da parte dell’impresa pari al 20% della somma versata alla sede principale, fino a un massimo di 200 euro.
Alcune imprese, tuttavia, pagano in misura fissa, come quelle agricole con ragione sociale di società semplice agricola, che versano alla Camera di Commercio una quota pari alla metà della misura prevista per il primo scaglione di fatturato.