Organizzare corsi e seminari per privati, aziende o enti pubblici può essere un’opportunità di grande soddisfazione per chi sceglie di mettersi in proprio sfruttando interessi e competenze personali.
L’attività può essere poi svolta solo dal titolare, o in collaborazione con altri relatori, sia per offrire un pacchetto di corsi differenziati, sia per integrare un unico corso articolato in più interventi. In questi casi, i relatori di solito percepiscono un compenso fisso o una percentuale basata sul numero di allievi iscritti.
Al momento della pianificazione, però, va tenuto presente che più i corsi saranno indirizzati a un pubblico di livello socio-economico alto, maggiori saranno i requisiti dei relatori (curriculum professionale adeguato; laurea, master, certificazioni …) che i possibili allievi si aspetteranno. Come pure sarà ritenuta di importanza fondamentale la presenza sulle brochure e sulla pubblicità di Università o di esperti appartenenti a enti riconosciuti. Più la durata dei corsi è impegnativa (e quindi il prezzo sarà elevato), più gli allievi vi chiederanno di dimostrare l’utilità pratica dei corsi stessi, per esempio attraverso il rilascio di un attestato riconosciuto da enti pubblici, soprattutto Stato e Regioni.
Ma, quanto costa avviare un’attività? Dipende dal tipo di corsi che si intende organizzare. Il modo più semplice e più economico per dare vita a un’attività di formazione rimane quello di organizzare seminari in aula. Quelli via Internet (il cosiddetto e-learning), infatti costringono a investire un cospicuo capitale (alcune migliaia di euro) per la realizzazione di un sito web, l’acquisto di una piattaforma specifica, la realizzazione dei corsi stessi in formato digitale, il tutto attraverso personale specializzato.
Dal punto di vista pratico, per organizzare corsi in aula è necessario disporre almeno di uno spazio attrezzato con banchi e sedie. Inoltre, a seconda dei corsi, possono servire anche lavagne luminose, computer collegati a Internet o proiettori. In alternativa, si possono proporre i corsi a domicilio, per esempio a gruppi di amici o ad associazioni. Nel rapporto con le aziende, invece, è spesso possibile, quando non necessario, recarsi presso la loro sede.
Per iniziare una valida alternativa è quella di affittare un’aula da società che offrono questo genere di servizi, mediamente uno spazio attrezzato per una dozzina di persone costa circa 300-400 euro al giorno. Vi sono poi enti locali che mettono a disposizione alcuni spazi pubblici, sempre a pagamento. Meglio ancora, poi, se riuscite ad accordarvi con una società che già dispone di un’ampia sala riunioni o di aule attrezzate. In questo caso, affittarle nei momenti morti (come il sabato e la domenica) può costare davvero poco.
Un aspetto cruciale di un’attività di formazione è la pubblicità. Soprattutto se ci si rivolge ai privati dovrà sempre essere previsto il budget per la pubblicità e raramente, anche all’inizio, scenderà sotto i 2-3 mila euro al mese. Senza contare il ruolo fondamentale di un sito Internet in cui pubblicizzare i programmi.
Scelto l’argomento del corso, il target e trovata la sede, mancano altri due passi fondamentali: redigere il programma e deciderne costi e durata. Il programma è il risultato dell’esperienza del relatore e deve rappresentare un percorso formatìvo chiaro, che dia spazio a domande, test e valutazione dei risultati ottenuti. Una volta redatto il programma, si è in grado di capire quanto dovrà durare il corso stesso: una o più giornate, alcune settimana o mesi. In quest’ultimo caso, sarà bene articolare il corso in più materie con diversi relatori, in modo da fornire una preparazione approfondita e completa.
Importante il materiale didattico, che può essere composto da uno o più fascicoli fotocopiati ma anche un libro vero e proprio. Il rilascio di un attestato di frequenza è poi un’ ottima arma di marketing. Il costo di un corso per allievo dipende dall’argomento, dalla qualità, dal tipo di allievi e dalla durata ma, soprattutto, dal suo appeal. Mediamente, un corso serale di argomento hobbistico di due ore per due giorni a settimana costa circa 100-200 euro. Ovviamente, corsi di taglio più professionale che durano alcuni mesi a tempo pieno (contabilità, informatica, professioni legate a Internet), arrivano anche a 3-4 mila euro.
Per avviare un’attività di corsi e seminari non è necessario aprire una partita Iva: basta rilasciare agli allievi una ricevuta dell’avvenuto pagamento. Il reddito così prodotto, però, verrà assoggettato alla ritenuta d’acconto del 20% e, al momento della dichiarazione dei redditi, rientrerà nel monte redditi complessivo. Così, non è neppure necessaria la registrazione presso la Camera di Commercio e, in caso di chiusura, basterà presentare una semplice domanda. Questa modalità, tuttavia, è consigliata solo per la fase d’avvio: al superamento di un fatturato di 30 mila euro, il regime fiscale cambia obbligatoriamente.