Poste Italiane negli ultimi anni sta diversificando le proprie attività. Sappiamo che il business legato alle spedizioni è diventato poco remunerativo per la società, perché in piena era Internet è possibile oggi comunicare in tempo reale con le mail, per non parlare dei social, evitando di spedire lettere, e anche perché l’elevata concorrenza degli spedizionieri rende difficile pure fare fatturato con l’invio dei pacchi. A causa di questa tendenza, la società si è trovata quasi costretta a puntare sui servizi di natura finanziaria. Tutto quanto è oggi legato a BancoPosta è altamente remunerativo per i conti di Poste Italiane.
Ora, come accade da anni anche per le banche, la compressione dei margini per le attività principali ha spinto anche Poste Italiane ad alzare i costi e le commissioni applicate alla clientela. Tra questi troviamo i bollettini postali. Ricordiamo tutti che fino al 2008 costavano appena 1 euro ciascuno. Quell’anno, però, si rese necessario un rincaro del 10%, che portò il costo a 1,10 euro. Nel 2012, senza preannunciarlo sul proprio sito internet e senza nemmeno preparare in un qualche altro modo la clientela, la società penso bene di alzare il costo a 1,30 euro, di fatto rincarando il bollettino postale del 18,2%. Nell’estate del 2015, mentre gli italiani si godevano le sospirate vacanze, nel silenzio generale è avvenuto un altro rincaro e anche stavolta di 20 centesimi, per cui oggi un bollettino postale costerebbe 1,50 euro.
Questo è il costo di un bollettino standard, mentre per pagare un RAv o un F35 di euro bisogna spenderne 1,63. Se, poi, bisogna pagare una multa, il costo lievita a 1,99 euro. I bollettini postali possono ormai essere pagati anche online, ricorrendo a Postepay. In questo caso, si paga solamente 1 euro, stesso costo applicato a chi paga tramite BancoPosta. Infine, risulta possibile anche pagare comodamente da casa, tramite il postino. In questo caso, però, il costo per un bollettino standard lievita a 1,70 euro.
Intendiamoci, non si tratta di costi che incidono più di tanto sui bilanci familiari, per cui anche quando diciamo che un bollettino postale è rincarato del 10% o del 20%, nessuno di noi pensa che le famiglie italiane non arriveranno per ciò alla fine del mese. Tuttavia, ciò che maggiormente sembra poco accettabile è il combinato tra vari fattori. Poste Italiane resta ad oggi un monopolio per alcune tipologie di business, in quanto diversi bollettini non possono essere pagati che in questo modo. Si pensi alla rata condominiale, il cui pagamento è possibile solo in banca o all’ufficio postale. In questi casi, stiamo implicitamente sostenendo un aggravio obbligato di un costo a cui difficilmente potremo sfuggire. Per fortuna, rispetto al passato è ormai consueto pagare alcuni bollettini presso una ricevitoria, una tabaccheria, anche se resta da vedere quanto realmente più bassi siano i costi da queste applicati.
Oggi non è più necessario ritirare dall’ufficio postale il bollettino da compilare e successivamente da pagare. Infatti, sono disponibili siti Internet, dove inserendo i dati si ha la possibilità di creare e stampare un bollettino postale. Questo dovrà essere ritagliato e portato alla posta per il versamento, sempre che non si voglia utilizzare un canale alternativo di pagamento, come Postepay. Sul sito di Poste Italiane, poi, si può effettuare un pagamento diretto, ovvero senza passare per un suo ufficio, compilando i dati e utilizzando il metodo di pagamento desiderato. Aspetto non meno importante è che il bollettino così pagato viene archiviato e può essere salvato dal titolare, senza più il rischio di perderlo, come spesso accade con la versione cartacea.
Discorso analogo con il bollo auto, che può essere pagato direttamente sul sito della società, semplicemente digitando il numero di targa del veicolo.
In definitiva, le modalità di pagamento di un bollettino postale sono molteplici e anche i costi sono variegati, meno esosi con l’uso di BancoPosta e Postepay, come se Poste Italiane incentivasse l’utilizzo di questi strumenti.