Uno dei metodi di pagamento più diffusi in Italia è quello rappresentato dal bollettino postale. Tutti, almeno una volta, lo abbiamo utilizzato per versare in favore di una persona fisica o giuridica una somma di denaro. Risulta essere uno strumento che consente di effettuare un pagamento presentando il modulo all’ufficio postale, debitamente compilato in ogni sua parte, e consegnando al funzionario la somma di denaro in esso indicata, oltre alle spese relative al bollettino.
Il bollettino si compone di due o tre sezioni, ciascuna delle quali deve essere compilata, riportando i dati del beneficiario, quelli a nome di chi avviene il versamento e relativo indirizzo, oltre che la somma di denaro da versare, espressa sia in cifre che in lettere.
Esistono due tipi di bollettino, bianco e premarcato. Il primo si riconosce subito, perché i campi sono tutti vuoti e chi deve versare denaro, dovrà compilarli, inserendo il nome del beneficiario, l’importo, la causale e il nome di chi effettua il pagamento. Questi bollettini si trovano disponibili presso gli uffici postali e possono essere portati a casa per essere compilati con comodo. Prevedono un costo, che varia da un minimo di 0,50 euro a un massimo di 1,50 euro, ma esso non viene sostenuto al momento in cui il bollettino venisse ritirato, ma all’atto del pagamento. Di conseguenza, potrete benissimo portarvene anche più di uno a casa e tenerveli per quando servono, senza pagare niente nell’immediato. Su questi bollettini, in basso a destra è riportato il codice 123.
Il bollettino premarcato, invece, si mostra compilato già in tutto o in parte. In basso a destra, esso riporta il codice 896, se esso è già del tutto precompilato, riportando anche l’importo da pagare. Se tutte le informazioni, tranne quelle relative all’importo da pagare, si trovano compilate, in basso a destra troverete il codice 674.
Quanto specificato sopra potrebbe apparire un discorso quasi complicato, ma non lo è affatto. Probabilmente avete presente le utenze domestiche. Questi sono casi esemplari di bollettini premarcati. Per ragioni di economicità e praticità, le compagnie della luce, del gas, del telefono, così come anche i gestori di alcuni servizi pubblici, inviano al domicilio dell’utente un bollettino compilato in ogni sua parte, richiedendogli solamente di recarsi presso un ufficio postale per versare l’importo indicato. Grazie a questo metodo di pagamento, l’utente non ha nei fatti alcuna difficoltà nell’individuare quanto e a chi deve pagare. In genere, anche le rate condominiali sono un altro esempio di bollettino premarcato, essendo inviate dall’amministratore del condominio debitamente compilate in ogni loro parte, richiedendo al condomino semplicemente di pagare alla posta o in banca.
Da quanto appena detto, si capisce quanto comodo sia l’uso dei bollettini premarcati per adempiere a un’obbligazione. Colui che li usa per versare una data somma di denaro non è tenuto a compilare niente e non rischia, quindi, di incappare in un qualche errore materiale, che spesso è alla base di problemi, specie se il beneficiario è un ente pubblico.
Non tutti i bollettini possono chiaramente essere di tipo premarcato, perché alcune informazioni, se non tutte, risultano ignote al beneficiario. Si pensi al caso di una donazione in favore di un ente di beneficenza. Questo nemmeno è a conoscenza dell’atto di liberalità del tizio. Risulta essere chi vuole effettuare il versamento, magari sollecitato da una pubblicità o per conoscenza diretta delle azioni meritorie dell’ente, che si decide di prendere un bollettino postale, di compilarlo, inserendo i dati del beneficiario, oltre che i propri, indicando la causale e allo stesso tempo l’importo che intende donare. Pertanto, dovrà avvalersi proprio di un bollettino bianco.
Sempre restando nell’ambito dell’esempio appena esposto, potrebbe esservi la necessità semplicemente di indicare l’importo da donare. Probabilmente avete presente quando vi arriva a casa per posta un bollettino precompilato con i vostri dati da parte di un ente benefico. In genere, esso lascia in bianco solamente il campo relativo all’importo da donare, essendo questi frutto della decisione e delle possibilità di chi riceve il bollettino.
Fate sempre attenzione alla causale, nel caso in cui vi troviate a dovere compilare un bollettino bianco, perché se non vi è certezza delle ragioni per le quali versate una data somma in favore di un soggetto, potreste attirare le attenzioni del fisco. Anche nel caso in cui il beneficiario sia un ente pubblico, senza causale non risulta essere facile comprendere per cosa sia stato effettuato il pagamento.
Per quanto popolare, il bollettino premarcato è in declino negli ultimi tempi. A soppiantarlo è la canalizzazione sul conto corrente delle utenze domestiche. Per evitare file alla posta o in banca, sempre più persone sono solite farsi addebitare con metodo RID i pagamenti relativi a luce, telefono, gas, mutui, risparmiando anche sui costi dei bollettini. Inoltre, grazie all’home banking, molte operazioni vengono ormai svolte tramite la rete, accedendo al proprio conto corrente in modo semplice e veloce.