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Fac simile rinuncia alla quota di comproprietà​

La rinuncia alla quota di comproprietà rappresenta un atto formale attraverso il quale un comproprietario dichiara di voler abbandonare i propri diritti su un bene condiviso, che si tratti di un immobile, un terreno o altri beni registrati. Questa guida ti aiuterà a comprendere quando è possibile ricorrere a questa procedura, quali sono i passaggi da seguire per compilare correttamente la dichiarazione di rinuncia e quali elementi non possono mancare nel documento. All’interno troverai anche un fac simile di rinuncia alla quota di comproprietà, utile come modello da personalizzare in base alla tua situazione specifica.

Indice

  • 1 Come scrivere rinuncia alla quota di comproprietà​
  • 2 Fac simile rinuncia alla quota di comproprietà​

Come scrivere rinuncia alla quota di comproprietà​

La rinuncia alla quota di comproprietà è un atto con cui uno dei soggetti che detiene la comproprietà su un determinato bene, mobile o immobile, manifesta formalmente la propria volontà di abbandonare, e quindi di non vantare più alcun diritto sulla quota a lui spettante. In ambito giuridico italiano, la rinuncia può essere esercitata tramite una dichiarazione espressa, rivolta agli altri comproprietari, dalla quale emerga in modo chiaro ed inequivocabile la volontà di dismettere la propria posizione giuridica sul bene in comunione.

Affinché questa rinuncia sia valida, è indispensabile che la dichiarazione sia redatta per iscritto, soprattutto se riguarda beni immobili, in quanto la forma scritta è richiesta ad substantiam per gli atti che trasferiscono o comunque incidono sui diritti reali immobiliari. In tali casi, la rinuncia deve essere effettuata con atto pubblico o scrittura privata autenticata da un notaio, anche per consentirne la trascrizione nei registri immobiliari, elemento fondamentale per l’opponibilità ai terzi.

Nel contenuto dell’atto di rinuncia devono essere riportate tutte le informazioni che consentano di identificare in modo certo sia il bene oggetto di comproprietà, sia la quota che si intende abbandonare. Devono quindi essere chiaramente indicati i dati identificativi delle parti, ovvero del rinunciante e degli altri comproprietari, una descrizione precisa del bene (ad esempio, nel caso di un immobile, i dati catastali o il riferimento all’atto di acquisto originario), oltre alla specificazione della quota oggetto di rinuncia. È essenziale che sia espressamente dichiarata la volontà di rinunciare, senza condizioni o riserve, e che sia indicato l’effetto giuridico che si vuole produrre: la rinuncia può infatti determinare l’accrescimento automatico delle quote degli altri comproprietari (in base al principio dell’accrescimento), oppure, in alcuni casi, può avere come effetto l’acquisto della quota da parte dello Stato se non vi siano altri soggetti.

Se la rinuncia comporta degli effetti patrimoniali, come il trasferimento gratuito della quota agli altri comproprietari, è importante che nell’atto sia chiarito che tale trasferimento avviene a titolo gratuito e senza corrispettivo, onde evitare future contestazioni sulla natura dell’operazione oppure eventuali richieste di pagamento. Qualora invece la rinuncia sia effettuata a fronte di un corrispettivo, si configura una vera e propria cessione della quota, che segue regole e formalità diverse.

L’atto di rinuncia deve inoltre contenere la data, la sottoscrizione del rinunciante e, se richiesto dalla natura del bene, anche quella degli altri comproprietari interessati. Per gli immobili, come già ricordato, è necessario procedere alla trascrizione dell’atto presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari per rendere la rinuncia opponibile ai terzi.

Infine, è importante sottolineare che la rinuncia non può avvenire in danno dei creditori del rinunciante: questi, infatti, possono agire in surroga per far valere i loro diritti sulla quota oggetto di rinuncia, secondo quanto previsto dall’articolo 2900 del codice civile. In presenza di minori o incapaci tra i comproprietari, sarà inoltre necessario ottenere le autorizzazioni del giudice tutelare per la validità dell’atto.

In sintesi, la rinuncia alla quota di comproprietà è un atto formale che richiede chiarezza, precisione e rispetto delle forme prescritte dalla legge, al fine di tutelare sia il rinunciante che gli altri comproprietari e garantire certezza nei rapporti giuridici che riguardano il bene comune.

Fac simile rinuncia alla quota di comproprietà​

Il sottoscritto/a [Nome e Cognome], nato/a a [Luogo di nascita] il [Data di nascita], codice fiscale [Codice fiscale], residente in [Indirizzo completo], nella sua qualità di comproprietario/a, per la quota pari a [frazione o percentuale] dell’immobile sito in [indirizzo dell’immobile], identificato al Catasto Fabbricati del Comune di [Comune], foglio [numero], particella [numero], subalterno [numero],

DICHIARA

di voler rinunciare, come con la presente rinuncia, in modo pieno, definitivo e irrevocabile, a ogni diritto, quota e interesse spettantegli in qualità di comproprietario/a sul suddetto immobile, a favore degli altri attuali comproprietari, nominativamente: [Nome, Cognome, dati identificativi degli altri comproprietari], i quali espressamente dichiarano di voler accettare la suddetta rinuncia e di voler acquisire gratuitamente la quota oggetto della presente dichiarazione, ciascuno in proporzione alle rispettive quote di comproprietà già possedute ovvero secondo diverso accordo qui di seguito specificato: [eventuale specificazione].

La presente rinuncia viene effettuata volontariamente, senza costrizione alcuna, e con piena consapevolezza delle conseguenze giuridiche e patrimoniali che ne derivano, con effetto immediato dalla data di sottoscrizione.

Il sottoscritto/a dichiara altresì di aver ricevuto tutte le informazioni necessarie riguardo agli effetti della presente rinuncia e di aver consultato, ove opportuno, un professionista abilitato.

[Luogo], [Data]

Firma
___________________________

[Eventuale spazio per accettazione degli altri comproprietari e per l’autentica notarile, se richiesta per legge]

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