Il giroconto bancario è uno strumento prezioso per il trasferimento di fondi da un conto bancario a un altro di cui egli sia titolare o almeno co-intestatario, sia che entrambi i conti (quello dal quale viene prelevato il denaro e quello in favore del quale avviene il trasferimento) appartengano alla stessa banca, sia che appartengono a banche diverse e in luoghi diversi.
La caratteristica principale di un giroconto bancario consiste nel fatto che non avviene effettivamente alcun trasferimento di denaro contante, perché il tutto è effettuato virtualmente. In sostanza, il denaro non viene “fisicamente” prelevato da un conto e depositato presso di un altro, né il richiedente deve presentarsi allo sportello del suo istituto con il contante da accreditare al conto beneficiario. L’operazione sarà svolta dagli istituti, che provvederanno a trasferire i fondi da un conto a un altro senza passaggio di denaro contante. Generalmente, il richiedente potrà richiedere l’operazione allo sportello, indicando al funzionario della banca i dati necessari per la transazione, compilando l’apposito modulo, ma senza alcuna consegna di contante.
Negli ultimi anni, poi, grazie allo sviluppo del web banking, quasi tutte le banche consentono ai propri clienti di effettuare l’operazione direttamente da casa, accedendo al conto da internet. Risulta essere evidente che chi intende trasferire così denaro a un conto beneficiario ne debba conoscere il codice Iban, i dati e deve indicare la causale dell’operazione.
Quanto ai costi, divergono a secondo della banca e del tipo di giroconto. Per esempio, se il conto del beneficiario è situato in un paese straniero, il costo della transazione sarà maggiore, così anche nel caso di un trasferimento verso un conto acceso presso un gruppo bancario diverso. Su internet, i costi sono molto ridotti e, al limite, annullati.
A questo punto, molti si potrebbero chiedere quale sia la differenza tra un giroconto bancario e un bonifico. In qualche occasione potrebbero sembrare del tutto simili, in effetti. Diciamo che la sostanziale differenza sta nel fatto che nel caso del giroconto, entrambi i soggetti – il richiedente e il beneficiario (in verità, lo stesso soggetto) – posseggono un conto bancario, cosa non necessaria nel caso di un bonifico, che potrebbe consistere in un passaggio di denaro “fisico”, ossia con il richiedente l’operazione che consegna il contante al funzionario, affinché lo trasferisca in favore del soggetto beneficiario indicato.
Un esempio concreto di giroconto bancario potrebbe essere il seguente, trasferisco la somma di 2.000 euro dal mio conto personale a quello co-intestato con mia moglie, in modo che ella possa prelevare l’importo, specie se si trovasse temporaneamente in un luogo diverso (ad es., all’estero per lavoro).
Bisogna ammettere che gira più di una definizione di giroconto bancario. Qualcuno lo definisce semplicemente il trasferimento di fondi tra due conti appartenenti alla medesima bancaria. Si tratta, com’è ovvio, di una definizione errata, perché il giroconto può consistere nel trasferimento di denaro tra conti di diverse banche, purché riconducibili allo stesso soggetto, almeno in qualità di co-intestatario.
Sui tempi e sui costi dell’operazione si hanno similarità a quelli previsti per i bonifici. Se il giroconto avviene tra due conti della stessa banca, magari dello stesso luogo, la transazione viene effettuata in media nel giro di 1-2 giorni lavorativi. Se si verifica tra conti di banche e luoghi diversi, potrebbero essere necessari 4 o 5 giorni lavorativi. Infine, se il conto beneficiario si trovasse all’estero, il trasferimento potrebbe richiedere anche 10 giorni lavorativi per essere completato.
Lo stesso dicasi per i costi. Il trasferimento di denaro tra conti della stessa banca potrebbe essere gratuita o ammontare a qualche euro. Se il giroconto si effettua tra conti di diverse banche, potrebbe costare intorno a 5-6 euro. Se, poi, il conto beneficiario si dovesse trovare all’estero, il costo potrebbe salire anche a una decina di euro.
Come abbiamo detto sopra, l’operazione può essere effettuata oggi anche su Internet, senza la necessità di recarsi presso la propria banca e di impartire l’ordine al funzionario, tramite l’apposito modulo. In questo caso, è probabile che la transazione sia offerta gratuitamente o qualche euro, nel caso di conti di banche diverse, ma comunque dovrebbe costare certamente di meno di un giroconto classico.
Un altro equivoco riguarda la massima somma trasferibile. Molti ritengono che si applichi ai giroconti e ai bonifici il tetto massimo dei 5.000 euro previsto per gli assegni, ma così non è. Nel caso di un giroconto, la massima somma trasferibile su un altro conto è pari a quella disponibile del conto da cui avviene il prelievo. Se, per ipotesi, possiedo un conto bancario di un milione di euro e uno di 200 euro, posso benissimo effettuare un giroconto, con cui trasferisco un milione di euro dall’uno all’altro conto.
In realtà, al solo fine di evitare che il cliente commetta errori di disattenzione nell’ordinare via internet il trasferimento di denaro, molti istituti prevedono una funzione di controllo per importi elevati. In sostanza, si vuole evitare che il cliente trasferisca per sbaglio 100.000 euro anziché 10.000, come desiderato, scrivendo uno zero in più.